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Traffico a Messina, Gioveni: «Si pensi a riapertura dello Svincolo di Giostra»

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Troppi disagi per la cittadinanza, il consigliere comunale Libero Gioveni torna a chiedere la riapertura dello svincolo di Giostra, chiuso con l’obiettivo di ridurre il traffico sull’autostrada A20 Messina Palermo, già “provata” dai lavori a viadotto Ritiro. «Il Comitato Operativo per la Viabilità (COV) rivaluti la propria decisione – chiede l’esponente di Fratelli d’Italia – visti gli enormi disagi a cui gli utenti vanno incontro giornalmente, specie nelle ore di punta».

Continua a generare dibattito e polemiche la chiusura dello svincolo di Giostra, voluta dal Comitato Operativo per la Viabilità della Prefettura di Messina con l’obiettivo di alleggerire il traffico causato dai lavori a viadotto Ritiro. Tale decisione è stata più volte messa in discussione ma, a parte alcune riaperture straordinarie – per esempio in concomitanza con le lunghe giornate del controesodo estivo –, lo svincolo è rimasto chiuso.

Oggi, a qualche settimana dal ritorno a scuola e ricevute le lamentele di diversi cittadini, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, chiede nuovamente un ripensamento da parte del COV: «Il sottoscritto – scrive  –, il 7 settembre 2020 aveva anche presieduto una seduta della Commissione consiliare alla presenza fra gli altri anche del RUP dei lavori del viadotto Ritiro, l’ing. Anna Sidoti, auspicando, unitamente a tutti i commissari presenti, una possibile riapertura dello svincolo visto che in quel periodo (e a maggior ragione adesso), non vi era e non vi è più la spola dei vacanzieri di ritorno dalla zona tirrenica, con conseguente minor traffico presente in tangenziale direzione Messina.

«Ritengo sommessamente, quindi – conclude il Consigliere Comunale –, rimettendomi tuttavia alla valutazione finale degli autorevoli esperti che compongono il COV, che specie con l’avvio del nuovo anno scolastico entrato sempre più a regime, non si possa non valutare la riapertura dello svincolo, specialmente se si pensa, in relazione alla necessità di garantire un costante presenziamento (condizione credo ritenuta essenziale dal COV per autorizzarne l’apertura) che il Comune dispone adesso di 46 nuovi agenti della Polizia Municipale, parecchi dei quali potrebbero servire certamente alla causa».

 

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