Non è la prima volta che la Sicilia finisce su National Geographic, la rivista più famosa quando si parla di fotografia, ambiente, natura, viaggi e nuove esplorazioni.
Ma leggere adesso della Sicilia diventa ancora più emozionante, sarà la pandemia ancora diffusa, le nuove ordinanze sindacali o semplicemente la voglia di tornare a viaggiare, anche all’interno dell’Isola.
È Caterina Borgato, tour leader di Kel 12, a raccontare del patrimonio immenso siciliano. Il viaggio affonda nelle tradizioni siciliane, nei sapori e nella ricchezza artistica che possiede la Sicilia.
La Sicilia come non l’avete mai letta
Caterina Barbato, in questo articolo pubblicato a fine dicembre, parla del patrimonio naturalistico, immenso e molto vario della Sicilia, con riferimento all’Etna ma anche alla varietà delle piante che esistono qui.
«Di un continente, più che di un’isola, è il patrimonio naturalistico, immenso e molto vario. Parchi, riserve e aree protette, terrestri e marine – si legge – contribuiscono alla salvaguardia del delicato equilibrio di biodiversità spesso endemiche. Le palme vi crescono rigogliose, il calore del sole e la limpidezza del cielo e dell’aria fanno pensare all’Africa, mentre sul vulcano attivo più alto d’Europa la neve si mescola alla lava».
La Sicilia su National Geographic
Non solo natura ma anche tradizioni e cucina regionale. La Sicilia viene ancora definita da Caterina Barbato:
un giacimento genuino e goloso di gusti e sapori
«Un viaggio in Sicilia, in ogni stagione dell’anno, offre l’alternarsi continuo di sollecitazione raffinata e appagamento dei sensi. La produzione artistica ricchissima, sette siti dichiarati Patrimonio Unesco di tutta l’umanità, la natura così diversa, capitoli intensi e importanti di storia passata o recente, il cibo che riesce sempre a sorprendere, tutto questo rappresenta l’anima della Sicilia».
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