Venti minuti finali di applausi hanno suggellato il successo di una messinscena tra le più originali delle ultime stagioni liriche. “La Tosca delle colonne”: si potrebbe definire così il nuovo allestimento del capolavoro pucciniano che Enrico Castiglione, regista e scenografo di fama internazionale, ha concepito come citazione dei colonnati barocchi della Roma papalina, rivisitati e stilizzati per armonizzarsi in perfetta simbiosi con le colonne classiche del Teatro Antico di Taormina. Enrico Castiglione è fino ad oggi l’unico ad aver messo in scena sette diverse edizioni dell’opera, l’ultima delle quali ha debuttato appunto nella millenaria cavea taorminese, arricchita dagli splendi costumi d’epoca di Sonia Cammarata.
La produzione, realizzata dalla Fondazione Festival Euro Mediterraneo, sarà in scena ancora l’11 e 13 agosto per il cartellone di Taormina Arte, nell’ambito della sezione “Musica&Danza” di cui Castiglione è direttore artistico. Dal 2007 i suoi allestimenti operistici assicurano alla Perla dello Jonio una promozione turistica e culturale senza precedenti, non solo grazie ai ripetuti sold out ma ancor più attraverso la trasmissione in mondovisione delle spettacolari messinscene.
Un successo che si è ripetuto per Tosca con applausi a scena aperta da parte di un pubblico cosmopolita, che ha assicurato il pienone ad un allestimento programmato pochi giorni dopo l’entusiastica accoglienza riservata al dittico Cavalleria rusticana e Pagliacci, sempre con la regia e le scene di Enrico Castiglione. E proprio per garantire la qualità più alta in una prospettiva di apertura internazionale, Castiglione ha invitato la Turkish National Orchestra, fondata e diretta da un maestro del calibro di Cem Mansur, il cui impegno non si limita alla sfera strettamente musicale. Sono infatti parte integrante del lavoro dell’orchestra – 90 musicisti non solo turchi ma provenienti dai vari paesi europei – fondamentali seminari sulla musica come “forza sociale”, che presentano il lavoro in orchestra come metafora di coesistenza e rispetto, responsabilità e democrazia. Su queste solide basi, un’amalgama di straordinaria compattezza ed equilibro sonoro ha contraddistinto la performance orchestrale.
Sul palcoscenico si è distinto un cast vocale d’eccezione: il triangolo di amore e morte ha visto l’intensa Tosca del soprano Elena Rossi e lo smagliante Cavaradossi di Giancarlo Monsalve lottare fino all’ultimo contro le trame dell’insinuante barone Scarpia, disegnato dal baritono Francesco Landolfi. Accanto a loro il baritono Giovanni Di Mare (sagrestano), il basso Gianluca Lentini (Angelotti e Sciarrone), il tenore Giuseppe Distefano (Spoletta), il basso Alberto Maria Antonio Munafò-Siragusa (carceriere) e il contralto Antonella Leotta (pastorello). Ottima la prova del Coro Lirico Siciliano istruito da Francesco Costa, impegnato anche sul piano attoriale nello spettacolare Te Deum costruito da Castiglione per il finale atto primo, dove spiccava altresì il Coro di voci bianche “Progetto Suono” di Messina, diretto da Rita Padovano.
Il contrasto delle passioni è evidenziato dalla regia in ogni dettaglio, esaltando le emozioni musicali e drammatiche dell’opera.
«Tosca – sottolinea Castiglione – è un capolavoro forte, passionale, che io amo definire cinematografico, proprio perché l’orchestrazione di Puccini è ricchissima di commenti sonori legati a ciò che succede e che deve succedere in scena. E’ una partitura immensa, che ogni volta che apro e studio è fonte inesauribile di sorprese e di possibilità. E ogni volta la devi reinterpretare, a seconda delle opportunità scenografiche e delle possibilità attoriali del cast. Il mio settimo allestimento dell’opera si basa su un’innovativa idea scenografica che mette in risalto Roma come centro del potere, ma nella sua decadenza. Giganteschi frammenti del colonnato di San Pietro puntellano la scena. Il tutto ben ambientato, spero, tra la Roma Antica del Teatro di Taormina».
Come si è anticipato, Enrico Castiglione è l’unico regista e scenografo al mondo ad avere già all’attivo ben sette allestimenti di Tosca e due film del capolavoro pucciniano: il primo, realizzato nel 2000 con José Cura e Renato Bruson, il secondo registrato proprio a Taormina nel 2008 con Marcello Giordani, Renato Bruson e Martina Serafin.
Tosca è il titolo che il maestro Castiglione, nato a Roma ma di origini siciliane, ha portato in giro più di ogni altro nel mondo: in particolare quest’anno ha allestito l’opera per la 45° stagione lirica di Lecce e per il Teatro Aurora di Malta. A Taormina ha proposto un allestimento di grande impatto visivo, accolto da un’ovazione finale senza riserve: ottimo auspicio per la tournée che a settembre approderà al Teatro Romano di Aspendos in Turchia.
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