Prosegue l’attività di sensibilizzazione itinerante dei ragazzi del Pinelli: ieri sera alle 21.30, a Piazza Antonello è stato proiettato “Il Divo” di Paolo Sorrentino, secondo appuntamento di una serie di proiezioni cinematografiche del ciclo di cineforum del Teatro Pinelli dal titolo: “Il rischio del vero. Realismo, neorealismo e surrealismo nel cinema critico italiano”. «A Messina — si legge nella nota dei ragazzi del Pinelli — manca da anni un spazio comune dedicato al cinema. Chiusa la “saletta Milani” in cui fino a dieci anni fa era possibile guardare film che la grande distribuzione non rendeva fruibili al pubblico messinese, e ripercorrere in comune, con lo sguardo critico del presente, alcuni momenti passati della sua storia. Non diversamente da quanto succede sul mercato più ampio della cultura cinematografica, anche a Messina la grande distribuzione e la nascita dei “Multisala” hanno schiacciato la fruizione critica e alternativa del cinema. Contro questa doppia logica, il conformismo del mercato e l’individualizzazione della fruizione, il Teatro occupato “Pinelli” vi propone, a Messina, la possibilità di guardare e di discutere, insieme, e in uno spazio liberato e comune, film che avreste sempre voluto vedere o che avete già visto, ma che volete vedere anche con lo sguardo di chi vi sta accanto». Il film sarà proiettato nella Galleria Vittorio Emanuele (definita dagli attivisti del Pinelli, Ztl-zona temporaneamente liberata), opera dell’Ingegnere Architetto Camillo Puglisi Allegra realizzata tra il 1924 e il 1929, restaurata tra il 1999 e il 2005 e ri-aperta al pubblico nell’estate del 2005. «Ma la vita in Galleria — proseguono quelli del Pinelli —, al contrario di come speravano coloro che hanno condotto i lavori di restauro, non si è trasformata in un “elegante salotto urbano”, “con bei negozi commerciali e caffè, ma anche luogo qualificato per incontri, esposizioni, feste e balli pubblici”. È invece luogo di transito e non vissuta nel pieno delle sue potenzialità. Crediamo che non sia sufficiente dotare la galleria di bar e poco altro, che i luoghi vivono grazie alle persone che se ne prendono cura, che li riempiono di vita, come un tempo avveniva all’Otis, dove centinaia di cittadini hanno trascorso intere notti a suon di jam session. Noi in galleria vogliamo cultura, desideriamo che torni ad essere luogo di incontro aperto sempre ai cittadini, alle iniziative di matrice artistica e sociale, e mai più occasione di speculazione per gestori di discoteche».
PROIEZIONI:
Mario Martone, Noi Credevamo
Paolo Sorrentino, Il Divo
Vittorio De Sica, Umberto D
Pier Paolo Pasolini, Mamma Roma
Matteo Garrone, Gomorra
Mario Monicelli, Un borghese piccolo piccolo o La grande guerra
Elio Petri, Todo Modo
Questa sera alle 20.00, invece, appuntamento davanti al Savio per andare in una nuova Ztl (zona temporaneamente liberata), e alle 21.00 la proiezione del film “Caché” di Michael Haneke (2005) seguito dal dibattito con Fabio Rossi (prof. linguistica, lingua del cinema e storia del cinema – Università di Messina).
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