Ha riattraversato lo Stretto per rientrare a casa la prima delle 15 vetture del tram oggetto degli interventi di riqualificazione previsti da ATM. Il mezzo è rosso, porta sulla fiancata il nome di Messina e sarà messo in circolazione per la fine del 2021. Soddisfatto il presidente Giuseppe Campagna: «Questo tram è la dimostrazione che se le cose si fanno bene, se le segui passo passo e ci metti anche tanta passione, i risultati arrivano».
Un primo passo verso quella che si preannuncia come una rivoluzione della linea tranviaria messinese, che prevede, tra le altre cose, interventi di riqualificazione di 15 delle vetture che sono state in circolazione fino a poche settimane fa, sia dal punto di vista estetico, che da quello dell’impiantistica e della sicurezza, il restyling del capolinea dell’Annunziata, con pannelli informativi elettronici e l’eliminazione dei cordoli. Le restanti vetture verranno riconsegnate una ogni mese e mezzo/due mesi. I lavori sono stati finanziati grazie ai Fondi FSC «Cura del Ferro» per un totale di 6.790.000,00 euro
«Messina – ha commentato il presidente di ATM, Giuseppe Campagna – è una Città Metropolitana importante e ha diritto ad avere una vera tranvia, perché è un sistema di trasporto di massa importante che può dare una grande mano al trasporto pubblico. Noi vorremmo avere più tram e meno autobus sulle dorsali. L’obiettivo è di avere un tram ogni 7 minuti. E questo è un obiettivo che raggiungeremo appena avremo le altre vetture. Insieme allo Shuttle ogni 15 minuti, questo, toglie ogni scusa: le auto vanno messe nei parcheggi di interscambio, la città va liberata dalle macchine e occorre usare i mezzi pubblici, anche perché sono confortevoli e sicuri. Questa è la giornata in cui Messina cambia il passo».
Il presidente Campagna ci spiega che tipo di lavoro è stato fatto e si sta facendo sulle vetture del tram:
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