Teatro Vittorio Emanuele: anche gli operatori del cinema protestano

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Tanto rumore attorno al Teatro Vittorio Emanuele, impegnato a mettere sul tavolo dei revisori dei conti il bilancio contabile 2016-2017, da qui il suo destino. Un destino che ad oggi appare turbolento, visto che la Regione, per vederci chiaro, ha inviato un funzionario al fine di spulciare ogni delibera e atto consegnati ai revisori, che intanto li hanno inoltrati a Corte dei Conti e Procura.

Il bilancio ha una scadenza di presentazione fissata al 12 settembre, e questo dovrà avvenire nonostante gli scontri tra i vertici del V.E: presidente Puglisi, direttore artistico Bruschetta e sovrintendente Bernava. Quest’ultimo autore di tagli al bilancio.

E in questo clima si inseriscono anche le polemiche per la riapertura del Giardino Corallo, la cui gestione è stata affidata al teatro.

Intanto, un’operatrice cinematografica, Loredana Polizzi, a nome della categoria che rappresenta, invia una nota a Presidente, Sovrintendente e Cda del Teatro V.E. e per conoscenza all’Assessore Regionale al Turismo, al Collegio dei Revisori dei conti e al Sindaco della Città di Messina. La nota:
“Si apprende, e soltanto attraverso alcuni mezzi di informazione, che sabato alle 21:30 è stata inaugurata la rassegna cinematografica al Giardino Corallo, la cui gestione quest’anno è stata affidata dal Comune di Messina all ’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina.
Certi che non vi sia stato alcun Avviso per una manifestazione di interesse, come del resto chiunque può constatare visitando il sito istituzionale del Teatro alla voce “Amministrazione trasparente” sezione “Avvisi manifestazione di interesse”, chiediamo come mai non si sia proceduto con l’usuale procedura dell’Avviso e conseguentemente quali siano stati i criteri per l’assegnazione della rassegna.
Lo chiediamo ritenendo che siano stati pregiudicati gli interessi degli operatori del settore, categoria di cui facciamo parte”.

In altra nota destinata alla sola stampa, invece, Loredana Polizzi, sempre in rappresentanza della categoria operatori cinematografici, scrive:

“Leggere sul quotidiano locale che un componente del Cda del Teatro Vittorio Emanuele paventi che la vecchia politica stia cercando di riappropriarsi della gestione del Teatro Vittorio Emanuele e apprendere che il nuovo sovrintendente abbia affidato la gestione della Rassegna cinematografica ad un imprenditore da lui soltanto scelto, reintroducendo il vecchio sistema dell’affido agli esterni senza produrre un “Avviso per manifestazione di interesse”, in poche parole senza mettere gli operatori del settore nella condizione di concorrere, ci preoccupa sia come cittadini che come operatori.
Non volendo subire in silenzio il riemergere di vecchi feudalismi abbiamo chiesto a lui, e per correttezza istituzionale al Presidente e al Cda del Vittorio Emanuele, di spiegarci come mai siano state disattese le norme di trasparente concorrenza e quali i criteri della scelta. Non ci si venga a dire che la scelta senza gara è da imputare alla necessità di aver dovuto avviare, senza ulteriori indugi, la stagione al Giardino Corallo, perché tutti sappiamo che quando si vuole i tempi possono essere anche brevissimi e che comunque il Sovrintendente, in carica dal 22 luglio, avrebbe potuto, anzi dovuto, mettere gli operatori del settore nelle condizioni di fare le proprie offerte. E invece ha deciso d’impedirle senza alcun rispetto delle norme che regolano la pubblica amministrazione.
Adesso, insieme a chi ancora lotta in prima fila per la trasparenza e la legalità, restiamo in attesa di risposta”.

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