Fine anno di fuoco per le tasche degli italiani. Sono oltre 400 le imposte da pagare entro dicembre, nonostante il Consiglio dei ministri abbia approvato il decreto legislativo sulla semplificazione della delega fiscale.
Si inizia col mese di novembre, durante il quale è previsto il versamento delle ritenute fiscali, le rate di Unico e Iva periodica entro giorno 17. Ma la vera “mazzata” sarà a dicembre. Il primo del mese decorre la scadenza degli anticipi delle imposte in acconto per il 2014. Oltre ai consueti versamenti mensili, gli italiani entro giorno 16 sono chiamati a versare alle casse dello Stato il saldo dell’Imu e della Tasi. Si continua dopo Natale, quando, giorno 27, scade l’oneroso versamento dell’Iva. Come se non bastasse entro il 18 e il 29 scade la presentazione del modello 770 e Unico. Mentre, per festeggiare nel migliore dei modi il capodanno, entro il 31, coloro che sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili ai fini fiscali devono procedere con la stampa dei registri relativi al periodo di imposta 2013.
Graveranno sui cittadini italiani anche le scadenze non fiscali, tra le quali i versamenti dei contributi previdenziali per lavoratori dipendenti, artigiani, commercianti, lavoratori domestici in scadenza il 16 novembre e il 16 dicembre.
I più tassati saranno gli imprenditori, commercianti e artigiani con 119 tasse da pagare, seguono i professionisti con 117 imposte e le società di captali con 100. Più “fortunati” sono i dipendenti e i pensionati con 51 scadenza.
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