Tania Velletri: la messinese che studia il cancro alle ovaie premiata da Fondazione Veronesi

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La messinese Tania Velletri è tra i 188 ricercatori premiati dalla Fondazione Umberto Veronesi nella cerimonia dei Grant 2018. La giovane ricercatrice ha vinto una borsa di ricerca annuale grazie alla quale potrà portare avanti il suo progetto “Generazione di organoidi monoclonali da tumori sierosi dell’ovaio”.  L’obiettivo primario è trovare nuovi geni bersaglio responsabili dell’insorgenza del cancro alle ovaie e sviluppare una terapia farmacologica per aggredirli.

«Ho presentato la mia ricerca insieme ad altri 598 ricercatori – ci ha raccontato Tania – e sapere che il mio lavoro è stato ritenuto meritevole è una grande soddisfazione». Nei prossimi 12 mesi, nel suo laboratorio all’interno dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, lavorerà per consentire alla medicina di fare degli importanti passi in avanti nella lotta contro il cancro all’ovaio.

«Ho iniziato a lavorare a questo progetto due anni fa quando, grazie ad un’altra borsa di ricerca finalizzata a far tornare nel nostro paese i ricercatori italiani all’estero, dalla Cina sono atterrata a Milano» e grazie ai risultati già ottenuti da Tania, la Fondazione Veronesi ha deciso di premiarla, consentendole di portare avanti il suo studio.

Tania Velletri 2A soli 34 anni, Tania Velletri ha un curriculum ricco di successi, fatto di esperienze importanti che l’hanno portata in giro per il mondo, da Leicester a Shanghai. Mentre parliamo, però, si interrompe un attimo per sottolineare che la sua laurea in Biologia è stata conseguita a Messina. «Tengo molto a dire che ho frequentato l’Università di Messina e che ho svolto nella mia città l’intero percorso di studi». Qui Tania ha conseguito una laurea triennale in Scienze Biologiche, una specializzazione in Biotecnologie molecolari e un dottorato di ricerca in Microbiologia e Virologia Molecolare. «I miei professori erano davvero validi e tutti noi studenti siamo stati seguiti con attenzione, per avere una preparazione di alto livello. E’ anche grazie a loro che oggi sono riuscita ad arrivare fin qui».

Il desiderio di questa giovane ricercatrice, che sta portando alto il nome di Messina, è di poter tornare nella sua città e continuare a fare ricerca “da casa sua”. «Non è sogno che potrà realizzarsi facilmente ma a breve tornerò davvero a Messina, anche se per poco».

La Fondazione Veronesi, infatti, ha chiesto ai sui ricercatori di fare divulgazione scientifica nelle scuole secondarie di secondo grado e quale occasione migliore per Tania per tornare in riva allo Stretto? «Il 27 aprile sarà al Liceo Classico La Farina per incontrare gli studenti e parlare con loro di quanto è importante la ricerca in campo medico, del lavoro di ricercatore e del mio personale progetto contro il cancro all’ovaio».

 

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