“Grazie, un grazie di cuore da Antonio Presti per la bocciatura della “Tabella H”, al Commissario dello Stato in Sicilia, Prefetto Antonio Aronica”. Comincia così, il comunicato stampa di Antonio Presti,il mecenate ideatore della “Fiumara d’Arte”, che lo scorso lunedì ha rifiutato gli 80mila euro che la Regione destinava alla sua Fondazione, appunto, nell’ambito dei finanziamenti erogati col sistema della Tabella H. Ringraziando l’autore della “bocciatura” della tabella H. Presti scrive:
“Vittoria politica della cultura. Ora la politica colga l’occasione per cambiare rotta e restituire dignità e bellezza alla Sicilia – dice il mecenate, che allarga i ringraziamenti a quanti – cittadini, artisti, amministratori pubblici, associazioni, stampa, hanno apprezzato, sostenuto e data ampia eco alla sua scelta di rottura con un sistema di erogazione dei fondi per la cultura, che nulla ha a che fare con la meritocrazia; e che, anzi – aggiunge -mortifica e ignora con scelte scellerate tante realtà siciliane d’eccellenza.
La società è viva – dice Presti –. C’è un sistema bello, fatto di persone per bene e di buon senso, in grado di dare l’esempio ad una politica arrovellata su se stessa che ha un solo modo di riscattarsi: mettersi davvero al servizio della collettività.
Il Commissario dello Stato – continua Antonio Presti – nel bocciare anche la Tabella H, ha tra l’altro sottolineato come l’Assemblea regionale interviene nuovamente con un provvedimento ad hoc destinato esclusivamente a determinate istituzioni, da anni fruitrici di provvidenze pubbliche, senza ancorare la scelta operata a precisi e confacenti parametri di comparazione e valutazione. Sarebbe bene, dunque, che almeno stavolta la politica, la buona politica, non si facesse sfuggire l’occasione di fare di necessità virtù. Cogliendo l’attimo per cambiare prassi”.
Presti conclude con una proposta: ” Sarebbe giusto istituire una commissione tecnica al fine di poter stabilire insieme con la Regione il criterio e i modi per poter aprire un dialogo con il mondo culturale siciliano. Questa commissione potrebbe essere composta da rappresentanti delle varie arti e discipline, affinché ognuno possa portare con la propria testimonianza contributi autentici e onesti, per far sì che i prossimi finanziamenti alla cultura possano arrivare all’anima della eccellenza e non a quella della mediocrità di turno”.
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