In vista del 25 aprile e dell’1 maggio, il sindaco di Messina Cateno De Luca chiede al Presidente Musumeci di consentire ai supermercati e ai negozi che vendono prodotti alimentari di restare aperti la domenica e nei giorni festivi, in modo da evitare assembramenti nelle giornate precedenti.
Secondo il Primo Cittadino, l’ordinanza del Governo Musumeci sarebbe frutto di “incompetenza amministrativa”, almeno per quanto riguarda l’articolo 7 che disciplina, appunto la “chiusura nei giorni festivi e l’autorizzazione alla consegna a domicilio”.
«Nel disporre la chiusura nei giorni festivi e nelle giornate di domenica – scrive De Luca –, forse non le è stato rappresentato che il 25 aprile cade di sabato e che, in tal modo, la chiusura si protrarrà per due giorni consecutivi, replicando la stessa situazione che si è verificata nelle festività pasquali allorché, per effetto sempre delle sue disposizioni, gli esercizi di vendita di generi alimentari sono rimasti chiusi sia nel giorno di Pasqua che nel Lunedì dell’Angelo, ingenerando nei due giorni precedenti alla chiusura fenomeni di assembramento davanti ai supermercati e lunghe code di clienti in attesa di entrare».
In quel caso, il Governo Musumeci aveva previsto l‘apertura dei supermercati e dei negozi di generi alimentari fino alle 23.00 nelle giornate precedenti, ma questo, afferma De Luca: «La soluzione adottata allora, a mio avviso, è stata peggiore del male che si voleva evitare, perché comunicata la notte del venerdì santo, rendendo impossibile l’organizzazione di un terzo turno di personale. E in ogni caso, mi permetto di osservare che simili disposizioni, peraltro comunicate con una circolare della Protezione Civile diffusa nella tarda serata del giorno prima, dimostrano una sostanziale incapacità amministrativa le cui conseguenze si riverberano sempre sulle istituzioni locali e sui cittadini».
Neanche la possibilità data ai commercianti coinvolti di lavorare comunque le domeniche e nei giorni del 25 aprile e dell’1 maggio facendo consegne a domicilio ha convinto il Sindaco di Messina, che commenta: «L’avere previsto che nei medesimi giorni di chiusura è consentito il servizio di consegna a domicilio dei prodotti alimentari, costituisce una misura alternativa che non consentirà certamente agli utenti di soddisfare la loro richiesta, ma esporrà comunque i lavoratori all’espletamento dei turni di lavoro e dunque non raggiungerà neppure l’effetto di evitare gli spostamenti nel territorio comunale».
Per questi motivi, il Cateno De Luca chiede al Presidente della Regione Nello Musumeci di rivedere quanto disposto con l’articolo 7 dell’ordinanza del 18 aprile e lancia un’ultima provocazione: «Perché nel video che ha postato su Facebook fa credere ai siciliani che ha allentato la morsa, addirittura anticipando Conte, quando ci sono queste restrizioni?»
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Vorrei capire perchè continua sbraitare , fino al 4 Maggio non esistono le misure restrittive per tutta Italia oppure x Messina e diverso , le persone non possono farsi la ” corsetta ” proposta dal suo governatore , ma possono andare a fare la spesa e magari la scampagnata ? cosa dice e pensa il nostro GRANDE FANTASIOSO SINDACO , come sempre quello che fanno altri non gli sta bene , deve vendere il solito fumo…………..