«Disposti al dialogo con ATM»: così le organizzazioni sindacali di Messina che, nei giorni scorsi, avevano chiesto spiegazioni sui licenziamenti di cinque autisti apprendisti.
Facciamo un passo indietro per ricostruire la vicenda: gli autisti apprendisti di ATM sono stati licenziati senza un’adeguata motivazione, almeno secondo quanto affermano le sigle sindacali. Dopo aver richiesto un incontro di chiarimento lo scorso 22 agosto, in cui è stata avanzata una «risoluzione bonaria della controversia», i sindacati non hanno ricevuto risposta.
«In attesa della convocazione – spiegano le organizzazioni sindacali – l’ATM ha lasciato a casa altri due apprendisti, 5 in totale, ancora una volta senza comunicare nulla ai sindacati e senza motivare la drastica iniziativa, pertanto con nota dell’ 1 settembre 2023, il fronte sindacale, ancora paziente e unitario, ha rinnovato la richiesta di incontro ordinario senza ricevere alcuna risposta».
Da qui Filt CISL, UIL Trasporti, FAISA CISAL, ORSA comunicano di attivare le procedure di raffreddamento per la tutela dei livelli occupazionali. «Considerato il silenzio dell’azienda e in presenza di 5 licenziamenti – continua la nota – era preciso dovere di tutti i sindacati attivare le procedure di raffreddamento previste dalla Legge 146/90 per avviare il percorso che impone alle parti di sedersi a tavolo entro 5 giorni e tentare la conciliazione col fine evitare proteste e disagi all’utenza, prassi regolarmente attivata da tutte le sigle sindacali, comprese CGIL e UGL, in data 5 settembre 2022».
Proprio ieri è arrivata la replica dell’ATM Messina che ha convocato i sindacati in una riunione ordinaria, in programma il 18 settembre: «abbondantemente oltre i 5 giorni previsti dalla normativa, senza accennare alle procedure di raffreddamento e aggiungendo all’ordine del giorno dei 5 licenziamenti altre tematiche “distraenti”».
«Ad ogni buon conto – concludono i segretari – ATM sappia che nell’interesse dei lavoratori siamo disposti al dialogo quanto e come CGIL e UGL, ma la discussione va affrontata entro 5 giorni in sede di procedure di raffreddamento, così come prevede la normativa di riferimento e siamo certi che la direzione aziendale, tanto rispettosa delle regole quando queste le consentono di sanzionare, o peggio, “licenziare” i dipendenti, sarà altrettanto rispettosa della Legge 146/90.
Riconosciamo serenamente ad ATM il merito di aver incrementato negli anni i livelli occupazionali, ma per il sindacato ogni singolo posto di lavoro va difeso con ogni strumento, va inoltre riconosciuto al Presidente Campagna che quando il gioco si fa duro e per la difesa dei lavoratori i duri cominciano a giocare, riesce sempre a rammollirne qualcuno».
Al momento da parte dei sindacati non saranno attivate le procedure di raffreddamento per la tutela dei livelli occupazionali.
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