Dalla riunione in Prefettura per trovare una soluzione ai mancati pagamenti nei confronti dei dipendenti delle cooperative sociali era scaturito l’impegno del Comune di attuare un intervento sostitutivo che prevedeva il pagamento diretto da parte dello stesso che si sarebbe sostituito alla cooperativa nell’erogazione degli emolumenti a favore dei dipendenti. Poi la decisione inversa che ha suscitato malcontento e rabbia: quella della sospensione dei servizi sociali. Sulla vicenda è intervenuto anche il candidato sindaco Renato Accorinti: «L’ultimo atto di una delle vertenze simbolo della città: un atto inammissibile, incomprensibile e gravissimo ― scrive Accorinti in una nota. La sospensione di una parte dei servizi sociali, disposta dal commissario straordinario Luigi Croce, comunicata ad alcune cooperative cittadine, rappresenta uno dei punti più tristi e bui della storia recente della nostra città. Certo ― continua ― non basteranno le rassicurazioni, soltanto verbali, del dirigente De Francesco, che ha affermato si tratta solo di una sospensione “temporanea”: ormai è purtroppo notorio che questo aggettivo nella vita pubblica (e non solo) messinese ha perso totalmente il suo significato originario. Circa 350 lavoratori e 1200 utenti sono stati interessati dal provvedimento, vittime innocenti di anni e anni di malgoverno e sistema clientelare che ha attanagliato la nostra città. Sistema che deve cambiare da subito, non possiamo più aspettare. A loro, che stanno giustamente presidiando pacificamente Palazzo Zanca, va la piena solidarietà mia e di tutto il Movimento Renato Sindaco/Cambiamo Messina dal basso; mi auguro altresì ― conclude ― che il commissario Croce e il dirigente De Francesco possano, immediatamente, correggere questo scempio e abrogare il provvedimento».
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