Ad esprimerla sono i sindaci del consorzio dei comuni della valle della Halesa che si stringono attorno al patron di Fiumara d’Arte e che solidarizzano con la clamorosa iniziativa assunta dallo stesso. Fiumara d’arte, la sua storia di lotte e di successi, la sua incredibile forza di attrazione culturale e turistica rappresenta il comune denominatore di un territorio, la sua stessa identità; ne incarna le aspettative di crescita, di riscatto, di rinascita. «Non comprendiamo — scrivono in una nota — la sordità di una politica che parla di sviluppo e mortifica le migliori espressioni del territorio precludendo la possibilità di innescare davvero un circolo virtuoso tra territorio, cultura ed occupazione». «L’assemblea regionale con il deliberato della tabella H ha assimilato le eccellenze della Sicilia (Fiumara d’Arte), che hanno dato e danno lustro e risalto internazionale, alle politiche clientelari. Quanto accaduto in aula con la distribuzione dei 25 milioni di euro attraverso la famigerata tabella H, all’interno della quale accanto ad istanze giuste e motivate si danno risposte a clientelari richieste di cui per alcune si fa fatica ad individuare lo scopo ed il reale soggetto richiedente, è uno schiaffo non solo all’esperienza di Fiumara d’Arte ma anche e, soprattutto, alla buona e nuova politica che questa parte di territorio ha voluto sostenere compattamente con il proprio voto».
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