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“Social Card 2015”. Sì, a Palermo e Catania. E a Messina?

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social-card-2015Si era soffermato sulla questione già lo scorso 16 luglio, presentando un’interrogazione che chiedeva all’Amministrazione di rivolgere al Ministero del Lavoro per avere risposte sulla possibilità di far accedere le famiglie aventi diritto alla “social card 2015”.

Il consigliere comunale torna sull’argomento, più deciso che mai ad avere chiarimenti in proposito. «Non bastava il malcontento – manifestato ieri a Palazzo Zanca da parecchi disoccupati – per il mancato avvio dei cantieri di servizio; adesso, in uno dei periodi del dopoguerra forse più bui per le famiglie messinesi, comincia ad elevarsi anche la legittima protesta per l’inconcepibile preclusione ai nostri cittadini disoccupati di usufruire del prezioso sussidio mensile, compreso fra le 231 euro e le 404 euro, erogato dal Governo attraverso la nuova “social card”».

Gioveni ricorda che, nel 2013, il Governo aveva previsto, in via sperimentale per 12 città italiane (fra queste anche Palermo e Catania) di erogare per l’anno 2014 un bonus mensile straordinario per le famiglie indigenti compreso, appunto, fra 231 euro e 400 euro.

«I 12 Comuni interessati – ricorda – si erano subito attivati facendo presentare le relative istanze a quei soggetti in possesso di alcuni requisiti (fra questi un valore Isee inferiore ai 3.000 euro). Lo scorso anno, però – precisa il consigliere –, il Governo aveva manifestato la volontà di estendere il benefico a tutte le città del Mezzogiorno ed è proprio a seguito di questa indiscrezione che risultano oggi assai numerosi quei cittadini che chiedono di sapere se anche al Comune di Messina sia possibile presentare l’istanza per ottenere il beneficio».

Secondo Gioveni, non è chiaro a chi spetterebbe di diritto, nel 2015, la social card: «Tra i requisiti richiesti vi è quello di essere residente nelle solite “12 città”, ma anche – evidenzia – “essere residente in una delle seguenti regioni italiane: Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Molise e Campania”».

Per fugare ogni dubbio e permettere anche ai disoccupati messinesi di godere di questo piccolo aiuto finanziario, il consigliere chiede che «l’assessorato ai servizi sociali trasmetta al Ministero un apposito quesito chiarificatore con l’auspicio che, nel caso da Roma giungesse una risposta affermativa, i cittadini messinesi in grave difficoltà economica possano beneficiare di questo prezioso sussidio».

«Da fonti Inps, infatti – spiega il consigliere comunale – sembrerebbe che ogni Comune dovrebbe dotarsi di un ufficio che interagisca con l’istituto previdenziale fornendo l’elenco delle famiglie che si trovano in condizioni di grave disagio economico, cosicché all’occorrenza esse, previa presentazione di opportuna istanza e verifica dei dati da parte dello stesso Istituto, possano usufruire degli aiuti che di volta in volta il Governo metterebbe a disposizione – come nel caso, appunto, della nuova “social card 2015″».

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