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Sicurezza in via Consolare Pompea: polemica sui cordoli ma arriva la controproposta

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Ha generato non poche polemiche il piano di messa in sicurezza della via Consolare Pompea proposto dall’Amministrazione. A far storcere il naso, in particolare, è stata l’ipotesi di installare dei cordoli spartitraffico in alcuni tratti per impedire sorpassi pericolosi. Il Comitato Messina Nord lancia una controproposta che prevede, tra le altre cose, strisce pedonali fluorescenti.

Il piano dell’Amministrazione, presentato pochi giorni fa, prevede l’installazione di cordoli in plastica, ma l’idea non è piaciuta a molti e subito sono partite le proteste. Anche il Comitato Messina Nord, pur mantenendo i toni lontani da quelli della polemica, spiega la propria posizione: «Non siamo totalmente convinti che il cordolo possa limitare la velocità ed evitare incidenti stradali, poiché nelle ore diurne il cordolo potrebbe essere un ottimo deterrente per eventuali sorpassi azzardati, ma ovviamente non ne limita la velocità soprattutto nelle ore notturne quando il traffico veicolare è minore».

Esaminando la strada nella sua interezza e riconoscendo la necessità di renderla più sicura, anche a seguito dei numerosi incidenti avvenuti nel corso degli anni, il Comitato Messina Nord ha avanzato una controproposta partendo da un’analisi della strada interessata e suddividendola in cinque tratte.

La proposta del Comitato Messina Nord per la via Consolare Pompea

  • Tratto 1: dalla “rotonda bassa Annunziata” al rifornimento “Petrol Company”
    Istallazione cordolo stradale lasciando libero l’accesso ad eventuali complessi e vie;
  • Tratto 2: dal locale la “Corte dei mari” alla “storica fontana di Paradiso”
    Istallazione autovelox bidirezionale;
  • Tratto 3: dal locale “Atlantide elettrodomestici” alla “libreria mondatori Point”;
    Istallazione autovelox bidirezionale;
  • Tratto 4: dalla “villa Bosurgi” all’ingresso/uscita “panoramica dello Stretto”
    Istallazione cordolo stradale lasciando libero l’accesso ad eventuali complessi e vie;
  • Tratto 5: dal “Trocadero” alla “Chiesa di grotte”
    Istallazione autovelox bidirezionale

Quindi, in sostanza, un insieme di autovelox e cordoli che servirebbero a limitare i possibili pericoli, ma a questi elementi se ne aggiunge un terzo: una segnaletica stradale orizzontale più visibile e, in particolare, strisce pedonali fluorescenti, utili soprattutto nelle ore notturne.

«Il tratto di strada che va dalla Chiesa di Grotte al torrente Fiumara Guardia – spiegano dal Comitato Messina Nord –, dovrà avere un’idonea segnaletica stradale con bande rumorose vicino gli attraversamenti pedonali, e per tutti gli attraversamenti pedonali presenti lungo la via dovranno essere evidenziati con le bande fluorescenti per essere ben visibili nelle ore notturne con relativo punto luce dedicato e, dove possibile, l’istallazione di un semaforo pedonale».

Inoltre, il comitato civico attivo nella zona nord di Messina chiede all’Amministrazione comunale l’installazione sul lato della pista ciclabile di pali che segnalino la fermata dei bus (dove non sono presenti). Per risolvere il problema delle fermate troppo spesso occupate da auto parcheggiate, infine, si propone l’installazione (se fattibile) di dissuasori di sosta.

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  1. Non sono pochi tutti questi autovelox bidirezionali? Non se ne potrebbe aggiungere qualche altro? Ma mi fate proprio ridere, girate l’Italia e guardate le altre città civili.

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