Si intitola “La Città Aurea: Architettura e Urbanistica negli Anni Trenta In Sicilia” ed è la mostra sul periodo fascista, organizzata dalla Regione Sicilia, che sarebbe dovuta partire il 15 settembre all’Albergo delle Povere di Palermo. Adesso arriva la sospensione da parte del Presidente ancora in carica Nello Musumeci che in una nota ha detto: «l’inaugurazione di eventi espositivi organizzati in Sicilia dall’amministrazione regionale, benché già programmati prima dell’indizione dei comizi, va rinviata a dopo la consultazione elettorale del 25 settembre».
Nello specifico, la mostra dedicata al periodo fascista, che presenta tra le altre cose foto storiche di Eugenio Bronzetti e Dante Cappellani, aveva già destato diverse polemiche, tra cui quella sollevata dal regista e scrittore Moni Ovadia in un intervento su Adnkronos: «Facciano tutte le mostre che vogliono, ma il problema è che il giudizio sul fascismo è tombale, non c’è niente da riabilitare. In quel periodo hanno operato pittori e scultori di grandissimo rilievo, ma non sarà stato certo merito del fascismo. In Italia c’è un clima che prosegue un’ambiguità idiota su “Mussolini che ha fatto cose buone”, ma ricordiamoci che Mussolini è stato una peste bubbonica. Il fascismo da un punto di vista etico è stato una catastrofe». Sull’argomento è intervenuto anche il linguista, glottologo e docente universitario Giovanni Ruffino, che sempre all’Adnkronos ha detto: «Fare la mostra adesso, a poche settimane dalle elezioni, è fuori luogo».
La rassegna espositiva è partita da Catania a fine 2019, toccando tutte le province della Sicilia.
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