Migranti, Musumeci: «Draghi dichiari l’emergenza sbarchi»

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A seguito dei recenti sbarchi di migranti sulle coste della Sicilia, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha lanciato un appello al premier Mario Draghi chiedendo la dichiarazione dello stato di emergenza: «Serve un gesto forte che ci consenta di adottare misure di compensazione finalmente adeguate e che dia un messaggio chiaro a Bruxelles».

Dopo il recente arrivo a Trapani delle 257 persone soccorse dalla Sea Watch 3 – tra cui 70 minori –, il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha chiesto l’intervento del Governo nazionale con l’obiettivo di mandare un messaggio «a chi, a Bruxelles, fa di tutto per non assumersi chiare responsabilità».

«Non amo ripetermi – ha affermato Nello Musumeci – e neppure alimentare polemiche sterili. Dico con forza che la Sicilia continua a essere presa d’assalto dagli sbarchi e che le politiche nazionali non riescono a bloccare questo criminale commercio di carne umana. I viaggi dei ministri degli Esteri e dell’Interno sull’altra sponda del Mediterraneo non stanno raggiungendo gli obiettivi sperati. E l’Europa guarda complice e silente. La Sicilia è la frontiera a Sud di un Continente che preferisce girarsi dall’altro lato, mentre la disperazione sale dall’Africa, cercando in Sicilia la porta di accesso a una vita che in queste condizioni non potrà mai essere migliore».

«Mi appello al presidente Draghi – prosegue Musumeci –: serve un segnale forte e ormai può venire solo da lui. Faccia quello che non ha voluto fare chi l’ha preceduto e dichiari lo stato di emergenza per gli sbarchi. C’è un mix pericoloso tra numeri crescenti degli emigranti, situazione epidemiologica regionale e la prognosi di crescita di entrambe le situazioni nelle settimane più calde per il turismo e per l’economia siciliana. Gli hotspot al collasso e le persone ammassate l’una sull’altra non possono essere nascoste e lasciano trasparire l’immagine forte di un’accoglienza finta che non rispetta la dignità dell’uomo».

«Serve un gesto forte – conclude il presidente della Regione Siciliana – che ci consenta di adottare misure di compensazione finalmente adeguate e che dia un messaggio chiaro a chi, a Bruxelles, fa di tutto per non assumersi chiare responsabilità. Una cosa è certa: così non si può andare avanti e io non farò finta di nulla».

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