Estendere le tutele dei minori previste dalla direttiva Smav (Servizi Media Audiovisivi) anche a piattaforme social come Tik-Tok: è questa la richiesta presentata all’Agcom dall’assessore con delega al Digitale della Regione Siciliana, Gaetano Armao, per evitare che si verifichino nuovi casi come quello della piccola Antonella, deceduta a Palermo nei giorni scorsi.
Il caso è tristemente noto. La piccola Antonella, di 10 anni, è deceduta mentre partecipava ad una sfida lanciata sul social network Tik-Tok. Dopo la tragica vicenda, l’assessore regionale Gaetano Armao ha inviato una lettera al presidente dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) Giacomo Lasorella, e al direttore contenuti audiovisivi Benedetta Liberatore, per chiedergli di intervenire al fine di arginare messaggi violenti o che istighino i minori a comportamenti pericolosi all’interno di piattaforme come Tik-Tok.
«Il tragico caso della bambina deceduta a Palermo – scrive Armao in quanto assessore con delega al Digitale del Governo Musumeci – solleva prepotentemente il tema del tempestivo adeguamento di questo tipo di piattaforme di video-sharing agli obblighi previsti dalla nuova direttiva sui Servizi di media audiovisivi (Smav). La direttiva estende, infatti, a queste piattaforme le tutele dei minori previste per i media tradizionali relativamente ai contenuti audiovisivi, compresi i video generati dagli utenti, e alle comunicazioni commerciali. Si tratta di compiti che, assieme alla promozione di procedure di auto-regolamentazione e co-regolamentazione, sono affidati proprio all’Agcom quale Autorità nazionale di regolamentazione di settore».
«Anche se la nuova direttiva non è stata ancora recepita nell’ordinamento italiano – aggiunge Armao – auspico che l’Agcom voglia intraprendere urgentemente idonee iniziative nei confronti della piattaforma Tik-Tok, utilizzata dai giovanissimi e del tutto estranea ai tavoli di co-regolazione avviati a livello europeo. Iniziative quanto mai necessarie, anche per tutte le piattaforme analoghe, in riferimento alle misure di protezione dei minori rispetto a contenuti aggressivi o che istighino gli adolescenti a comportamenti violenti per sé stessi e per gli altri».
(Foto © ANSA/Hayoung Jeon)
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