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Settimana Santa a Messina: il Comune presenta le iniziative. La storia delle Barette

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barette1Sono state illustrate stamani a palazzo Zanca le iniziative promosse a Messina per la Settimana Santa dalla Confraternita, con il patrocinio del Comune e della Diocesi. Gli appuntamenti sono stati presentati dal sindaco, Renato Accorinti, dall’assessore alla cultura, Tonino Perna, e da Giacomo Sorrenti, Governatore della Confraternita S.S. Crocifisso. Gli eventi, che hanno preso il via venerdì 11 e si concluderanno sabato 19, si svolgono all’interno della chiesa “Nuovo Oratorio della Pace” meglio conosciuta come “chiesa delle Barette” in via XXIV Maggio e particolarità di questa edizione sono l’intervento di restauro manutentivo su alcune Barette, offerto dalla restauratrice Rosaria Cucchiara Catania, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai BB. CC. AA. di Messina e la donazione di un pregevole manto per la statua dell’Addolorata da parte dell’Associazione Mogli Medici Italiani – Sezione di Messina, presieduta da Ileana Rotondo Padovano. Il programma prevede oggi, lunedì 14, e domani, martedì 15, dalle ore 9,30 alle 13, al Nuovo Oratorio della Pace, una visita guidata alle Barette e al piccolo museo della processione per le scuole ed i gruppi (su prenotazione) con ingresso anche per i singoli visitatori. Giovedì 17, alle 21, al Nuovo Oratorio della Pace, Celebrazione Eucaristica della “Cena del Signore” e rito della “Lavanda dei piedi” a dodici confrati, presieduta dal Reverendo don Nunzio Conte SDB, e dalle 22,30 alle 24, Adorazione Eucaristica comunitaria e personale. Venerdì 18, alle 18, partirà dal Nuovo Oratorio della Pace la Processione delle Barette, seguendo l’itinerario di via S. Agostino, piazza Antonello, Corso Cavour, vie T. Cannizzaro, Garibaldi, I Settembre, piazza Duomo, con sosta per ricevere la Benedizione impartita da S.E. Rev.ma Mons. Calogero La Piana, Arcivescovo di Messina, via Oratorio S. Francesco, con la suggestiva “nchianata di varetti”, via XXIV Maggio e rientro in chiesa. Sabato 19, alle 11,30, al Nuovo Oratorio della Pace, la distribuzione dei fiori, che hanno addobbato le Barette durante la processione e saranno offerti per essere posti sulle tombe dei defunti.

STORIA
Le origini della processione risalgono al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina, e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale a Messina. Il termine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccole bare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò di promuovere una processione con statue rievocative della Passione di Cristo. Essa si svolgeva nella notte del Giovedì Santo, alle “due ore di notte”, le 21 attuali, e venivano portate in processione una statua dell’Addolorata, una grande croce seguita da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terribile terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando venne ripresa con notevoli sacrifici. Nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l’Ultima Cena. Nuovamente un terremoto (nel 1908) interruppe la Processione per quattordici anni e ne distrusse alcuni gruppi statuari. Ripresa nel 1923, venne nuovamente interrotta nel 1940, a causa della guerra. I gruppi statuari ospitati nella chiesa del SS. Salvatore, vennero restaurati e la Pasqua del ’45 sancì la ripresa della processione con un percorso che toccava via Porta Imperiale e via N. Bixio. Nel 1950, dopo una permanenza biennale nella chiesa di S. Caterina Valverde, le Barette vennero sistemate nel Nuovo Oratorio della Pace, l’odierna sede, da dove ogni anno si avvia la processione. Frattanto col trascorrere degli anni la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all’organizzazione della Processione. A tale evenienza risposero prontamente i Battitori. Costoro, eredi degli antichi custodi, avevano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli durante la Processione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall’incuria e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell’organizzazione della Processione la Confraternita SS. Crocifisso.

 

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