Il giro in feluca del sindaco di Messina Cateno De Luca con relativi video e selfie condivisi su Facebook ha fatto storcere il naso alla consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Serena Giannetto, che ha colto la palla al balzo per pungolare l’Amministrazione e chiedere notizie del progetto riguardante il riparo pesca di Torrente Papardo presentato lo scorso maggio.
In un primo momento a rispondere alle sollecitazioni della pentastellata Giannetto è stato l’assessore Carlotta Previti, “titolare” del progetto che prevede un finanziamento di 3 milioni e 500mila euro per la creazione di un riparo per le feluche presso la foce del Torrente Papardo. Poi è stato il turno del Primo Cittadino, che ha invitato la Consigliera a volgere lo sguardo verso il sindaco di Roma Virginia Raggi per poi suggerirle di «continuare pure a “pettinar le bambole”» e sottolineare che «le ho dato confidenza in questa circostanza, ma non succederà più» .
Infine, l’esponente del Movimento 5 Stelle ha replicato nuovamente al Sindaco di Messina accusandolo di essersi comportato in maniera “infantile” e sottolineando la sua intenzione di mettere la parola fine a questa vicenda, chiudendo così la discussione.
Il post di Serena Giannetto
Ma andiamo con ordine. Commentando il post del Sindaco riguardante il giro fatto sulle feluche dei giorni scorsi, Serena Giannetto ha ricordato all’Amministrazione le sue due interrogazioni finalizzate a: ricevere chiarimenti sui tempi di realizzazione del progetto riguardante il riparo pesca di Torrente Papardo (Sperone); concertare un tavolo di lavoro con le parti interessate; programmare opere compensative.
«Avevo anche chiesto – ha aggiunto Serena Giannetto – di fare degli interventi nel breve periodo agevolando i pescatori per questa stagione di “caccia” aspettando il “porticciolo” (l’Amministrazione ha specificato già durante la presentazione del progetto che il termine è errato, non si tratterà di un “porticciolo” ma di un “riparo pesca”, ndr). Ma queste richieste sono rimaste ad oggi inevase».
La risposta dell’assessore Carlotta Previti
Non è tardata la risposta dell’assessore Carlotta Previti che ha chiarito come i tempi di avvio dei lavori dipendano dai «tempi di pubblicazione del decreto di finanziamento (come per tutti i progetti finanziati con risorse extrabilancio)», per poi sottolineare che le “parti interessate” cui faceva riferimento la Consigliera Comunale sono già state ascoltate e coinvolte nella stesura stessa del progetto.
Il botta e risposta tra Cateno De Luca e Serena Giannetto
Ma a dare una “svolta” realmente social al dibattito ci ha pensato, stamattina, il sindaco Cateno De Luca che, nel pubblicare il cronoprogramma della sua giornata, ha aggiunto: «Tra un selfie e l’altro facciamo fatti e soprattutto informiamo la comunità di ciò che troviamo e delle soluzioni che applichiamo. Si chiama politica del fare (selfie e fatti)! Se a qualche “consigliera” tutto ciò non piace volga il suo sguardo a Roma verso la sindaca Raggi e lo distolga dal sindaco De Luca!». Il post in questione è stato accompagnato da una foto del Primo Cittadino intento a scattarsi un selfie in riva al mare.
E sempre con un selfie ha risposto Serena Giannetto pochi minuti dopo: «Dalla pagina del Sindaco in ferie ricevo l’invito di volgere il mio sguardo verso altri lidi – ha scritto. Caro sindaco, la mia missione si chiama Messina. Lei continui a fare selfie, io continuerò, invece, ad interessarmi della mia città e non volgerò lo sguardo da altre parti. Se ne faccia una ragione».
«Cara Serena – ha ribattuto De Luca –, sono lusingato delle Sue attenzioni e comprendo il suo imbarazzo nell’evitare di mettere a confronto un anno di vero governo di Messina con altre esperienze a 5 stalle di lungo periodo. Continui pure a “pettinar le bambole” le ho dato confidenza in questa circostanza (non succederà più !) per evidenziare l’ulteriore cantonata che ha preso in merito alle feluche».
«Ora – ha concluso Cateno De Luca specificando che in ferie ci andrà la settimana prossima e rincarando la dose – ho capito cosa c’è sotto i capelli: invidia e derisione per le fatiche ed il buon lavoro altrui».
La conclusione (per il momento)
Dura, infine, la replica della consigliera pentastellata che ha deciso di porre fine alla questione con un ultimo post «dovuto»: «Il sindaco – scrive Serena Giannetto – continua con il suo stile che lo contraddistingue. Insulti (pettinare le bambole, dolce far nulla, sotto i capelli invidia), non rispondere alle questioni, confondere la verità, fare ad arte propaganda».
«Da una persona che ricopre una carica istituzionale – conclude – mi aspetterei un comportamento più maturo, vista l’età e l’esperienza. Scrivere “non accadrà più che le darò confidenza” mi sembra un comportamento infantile. Detto ciò, invece, caro Sindaco continuerò a darle “confidenza”, sempre! Sa perché? Per me Messina va prima di tutto, io la amo. Userò gli strumenti preposti, come il dialogo, i documenti e le proposte nei posti dove il confronto è sovrano. Che sicuramente non è il social».
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