Una storia lunga circa 35 anni che finalmente è a un punto di svolta: Messina avrà il suo secondo Palagiustizia, grazie all’acquisto, siglato lo scorso agosto 2023, degli immobili ex Cassa di Risparmio e Banco di Roma. A celebrare questo risultato oggi nella città dello Stretto anche il presidente della Corte d’appello, Sebastiano Neri: «Questo passaggio rappresenta la soluzione definitiva dei problemi di edilizia giudiziaria a Messina».
Quattordici mesi dall’inizio dei lavori, poi il mondo della Giustizia a Messina potrà usufruire di nuove sedi oltre allo storico Palazzo Piacentini. Firmato il contratto per l’acquisto dei locali dell’ex Cassa di Risparmio e dell’ex Banco di Roma di via Garibaldi, dopo l’accordo per gli immobili INPS di via Capra, adesso è il momento di mettersi al lavoro con l’obiettivo di chiudere la partita per il 2025.
A presentare il risultato ottenuto, questa mattina in conferenza, il presidente facente funzioni della Corte d’Appello, Sebastiano Neri: «Quella del secondo Palagiustizia è una storia che si è protratta per 35 anni – ha sottolineato. Il problema dell’edilizia giudiziaria a Messina è un problema sociale, politico e strutturale. Messina è una città importante e una giustizia amministrata in un’unica sede rappresenta un fallimento di programmazione che si è protratto per decenni.
«Ho voluto lasciare un regalo alla città – ha aggiunto –, cui sono molto legato. Quando ho visto i locali di via Garibaldi mi sono reso conto che presentavano un grandissimo livello di adattabilità; così ho contattato il sindaco Federico Basile e quando gli ho detto che pensavo di aver trovato una soluzione per il Palagiustizia bis ho trovato orecchie attente ad ascoltarmi. La politica tutta – dal Consiglio Comunale, all’Amministrazione, a Roma – ha dato una risposta unanime e grazie a una collaborazione generosa e disinteressata siamo arrivati alla fine della giostra».
Soddisfatto anche il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina, Paolo Vermiglio: «È una giornata veramente importante per noi – ha esordito. Quello dell’edilizia giudiziaria è stato un problema che ha afflitto per lungo tempo il nostro comparto, quindi oggi è una giornata di festa. Speriamo che i nuovi palazzi possano essere consegnati al più presto e che possa così concludersi un’emergenza durata troppo a lungo».
A chiudere il cerchio, il sindaco di Messina, Federico Basile: «Ho avuto modo di vedere che il primo progetto riguardante il secondo Palagiustizia risale al 1985, le vicende che si sono susseguite le conoscete tutte. In uno spazio breve si è trovata la sintonia che ha consentito di arrivare al risultato. È un percorso che colma un gap generazionale. Al di là degli spazi – ha evidenziato il Primo Cittadino –, questo è un risultato per la città, che vede due immobili di prestigio riqualificati. È anche una questione sociale. Lavorare insieme poi porta a casa un risultato che non è individuale, ma collettivo. Stiamo cercando di chiudere dei cerchi che sono aperti da tanti anni e che probabilmente si potevano fare prima. Questo è l’inizio di un percorso».
A partecipare alla conferenza stampa di presentazione del progetto e dell’acquisto del secondo Palagiustizia di Messina il presidente f.f. della Corte di Appello, Sebastiano Neri, il sindaco di Messina, Federico Basile, il direttore generale Massimo Orlando che ha seguito l’ iter per conto del Ministero della Giustizia in collegamento da remoto, il presidente del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Messina Paolo Vermiglio.
Secondo Palagiustizia di Messina: il progetto
Il primo progetto per la realizzazione di un secondo Palazzo di Giustizia a Messina risale al 1988, ma da lì ad oggi si sono susseguite diverse ipotesi, tutte terminate con un buco nell’acqua. Oggi, a 35 anni di distanza, il Palagiustizia Bis si prepara a vedere la luce. Come detto, sarà realizzato all’interno degli immobili dell’ex Cassa di Risparmio e dell’ex Banco di Roma, sulla via Garibaldi, in pieno centro città, a pochi passi dalla Stazione Centrale e dal Cavallotti.
Il contratto d’acquisto è stata posta lo scorso 8 agosto 2023. Il pagamento sarà fatto con due mutui, uno di 12 milioni di euro; il secondo di 5 milioni e mezzo di euro. La somma totale è di circa 17 milioni di euro.
Come sarà riorganizzata la giustizia a Messina?
Una volta ultimati i lavori per il Palagiustizia Bis, Palazzo Piacentini resterà sede della presidenza della Corte e sarà il luogo deputato alla giustizia penale; i due palazzi di via Garibaldi, ex Cassa di Risparmio ed ex Banco di Roma, saranno uno destinato agli uffici civili, l’altro alla Corte d’Appello; gli uffici di via Capra, ex INPS, saranno sede del Polo giuslavorista e dei Giudici di Pace.
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