1 scuola di specializzazione in medicina su 10, in Italia, non possiede i requisiti di qualità richiesti e l’Università di Messina si guadagna la maglia nera, in compagnia degli atenei di Foggia e Bari. Questo il risultato dell’analisi condotta sugli atenei della penisola dall’“Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica”, costola del Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) e del Ministero della Salute.
Il dossier dell’Osservatorio, frutto di due anni di lavoro, ha siglato la bocciatura di 135 scuole sulle 1.433 esaminate. Delle 38 fatte analizzare dall’Ateneo Messinese solo 9 hanno passato l’esame, 9 non sono state accreditate, mentre 20 sono state “promosse con riserva” e dovranno quindi adeguarsi agli standard richiesti dai due ministeri.
L’Osservatorio, da quest’anno, ha introdotto criteri più rigidi per la verifica degli standard qualitativi degli atenei e, come ha spiegato il presidente Roberto Vettor, endocrinologo e professore dell’Università di Padova, si è avvalso anche della collaborazione e dei dati forniti dall’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) e dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).
Tra gli elementi presi in esame figurano: i requisiti assistenziali; la presenza di laboratori scientifici attrezzati all’interno delle strutture; l’esistenza di un sistema di monitoraggio delle prestazioni dell’ateneo e delle attività dei docenti.
Conseguenza quasi immediata della pubblicazione del dossier, avvenuta quest’estate, il boom di richieste di trasferimento dalle scuole che hanno riportato valutazioni negative verso altre strutture di specializzazione. A Messina, 13 specializzandi su 51, iscritti alle scuole che non hanno passato l’esame dell’Osservatorio, hanno richiesto il nulla osta. In seguito, l’Ateneo messinese ha fatto ricorso al Tar Lazio contro il mancato accreditamento.
Per quel che riguarda la situazione sul territorio nazionale, molte delle scuole di specializzazione bocciate si trovano al Sud, ma non solo. Alcune fanno parte di Atenei rinomati come l’Humanitas e la Bicocca di Milano e l’Università “La Sapienza” di Roma. In Sicilia il risultato migliore l’ha ottenuto Catania con 29 scuole accreditate, anche se 17 con riserva; a Palermo, le bocciature sono state 2 su 36, ma 17 hanno “passato il test” con riserva e dovranno adeguarsi agli standard entro un anno.
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