Anche gli studenti e studentesse di Messina sono scesi in piazza, questa mattina, in occasione del terzo sciopero globale per il futuro. Appuntamento a piazza Antonello, da dove sono partiti più di 5mila studenti medi e universitari, insieme a tantissimi cittadini, che hanno attraversato la città in corteo, per chiedere immediato contrasto all’emergenza climatica.
“System change, not climate change” è il chiaro messaggio che campeggia sullo striscione di testa. I manifestanti vogliono lanciare un messaggio chiaro, per spiegare ai governanti del mondo che è necessario ribadire che per fermare i cambiamenti climatici bisogna cambiare il sistema economico e produttivo.
«Lo stesso sistema che sta portando verso la distruzione interi territori – spiegano i rappresentanti dei partecipanti allo sciopero. Oggi, in nome del profitto, imprese, lobbies e multinazionali non guardano in faccia nessuno e nel loro agire mettono in discussione la stessa prosecuzione della vita sul nostro territorio e, in generale, sull’intero pianeta.
Davanti a noi una catastrofica situazione ma anche una consapevolezza: con azioni collettive e concrete, con impegno e protagonismo, un cambio di rotta è possibile. Restare nella nostra terra, dunque, per cambiare le condizioni in cui essa versa.
Dobbiamo quindi partire da qui e lottare contro tutte quelle opere quali discariche, raffinerie e trivelle che le multinazionali impongono sul nostro territorio».
I manifestanti hanno chiaro il loro obiettivo : «Continueremo su questa strada per ribaltare il vigente sistema di produzione basato sul consumismo e lo sfruttamento capitalista delle risorse dei nostri territori – afferma Rosa De Meo di Fajdda, dell’Unione giovanile indipendentista».
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