Sono 99 i profughi arrivati stamani a Messina. Sono scesi da una motovedetta della Guardia di Finanza, sulla banchina molo Colapesce. Si tratta, prevalentemente, di Senegalesi, che partiti dalla loro terra hanno fatto tappa in Libia, dove pare siano stati caricati a bordo altri profughi, e dove sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera e dalla Marina Militare italiana. Subito dopo lo sbarco a Messina, accompagnati in caserma dalla Polizia, è iniziato l’iter per la identificazione. Sono ancora in corsa gli interrogatori , alla presenza di un legale d’ufficio nominato dalla procura, l’avvocato Francesca Misiti.
Dalle prime dichiarazioni non sarebbero emersi elementi utili a rintracciare gli scafisti, ma molti ancora sono da sentire.
Si tratta del primo sbarco del 2015, l’ultimo risale allo scorso 26 dicembre. Intanto, da indiscrezioni, pare che nel pomeriggio sarebbe previsto l’arrivo di altri 280 migranti, stavolta via terra.
Stamani, erano presenti allo sbarco, come da protocollo previsto per queste evenienze, oltre che la Polizia e la Guardia Costiera, rappresentanti della Prefettura, Azienda sanitaria e Croce Rossa. Allertato inoltre il personale del centro aperto ex-Ipab Scandurra, capace di accogliere fino a 150 persone. Saranno i minori sbarcati oggi, ad essere traferito in questo centro aperto all’inizio dell’anno su ordine della Prettura. Al momento nel centro risiedono 120 minori.
Gli altri profughi saranno indirizzati al centro d’accoglienza di Pozzallo.
I migranti giunti oggi a Messina fanno parte dei 1000 recuperati ieri a largo della Libia dalla Guardia Costiera, insieme al pattugliatore della Marina Militare “Orione” e da diverse navi mercantili dirottate sul posto per dare soccorso.
Le mille persone erano su tre barconi, su uno è stato ritrovato il cadavere di un uomo. Gli altri migranti, oltre al centinaio giunto a Messina, saranno indirizzati oggi stesso ad Augusta e Porto Empedocle.
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