Saponara. Cerimonia per le vittime dell’alluvione: tra commozione e rammarico. Pochi i soldi per la messa in sicurezza

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alluvione barcellona messina NA un anno dalla tremenda alluvione della zona tirrenica, quando 24 comuni furono invasi da un’apocalisse di fango e acqua e morirono Luca Vinci, Giuseppe e Luigi Valla, ieri è stato il giorno del ricordo, ma anche della rabbia. In mattinata, nella chiesa Madre di Saponara,  l’Arcivescovo Monsignor Calogero La Piana ha celebrato una messa in memoria delle vittime, nel pomeriggio, invece, si è svolta la manifestazione “Mai più 22-11-11”, per non dimenticare quanto avvenuto e proporre soluzioni ai problemi degli alluvionati. Nella palestra “Graziella Campagna” a Saponara, oltre a migliaia di residenti si sono riunite numerose autorità, tra le quali: il Governatore siciliano Rosario Crocetta; Nicola Venuto, Matteo De Marco, Roberto Abbadessa, Maria Teresa Collica, sindaci di Saponara, Villafranca, Rometta, Barcellona; i deputati regionali Nino Germanà, Santi Formica, Beppe Picciolo, Filippo Panarello, Pippo Laccoto, Franco Rinaldi, e Bernardette Grasso; il capo del Genio Civile di Messina, Gaetano Sciacca; il Responsabile della Protezione Civile regionale, Pietro Lo Monaco, e quello messinese Bruno Manfrè; il presidente della Provincia Nanni Ricevuto. Sono state inizialmente proiettate le immagini dell’alluvione del 22 novembre 2011 e molti dei presenti, sopravvissuti alla tragedia, non sono riusciti a trattenere le lacrime. Nelle prime file anche i parenti delle vittime che disperati hanno rivissuto quei tragici momenti. Il responsabile della Protezione Civile regionale, Pietro Lo Monaco, con rammarico ha dovuto ammettere davanti agli alluvionati che «i fondi a disposizione sono pochi, solo 11 milioni per i 24 comuni della zona tirrenica invece dei 48 previsti». Ha poi aggiunto che «dalle prossime settimane probabilmente chi è ancora fuori casa sarà costretto a pagarsi l’affitto da solo, perché non ci sono altri finanziamenti». Lo Monaco ha poi sottolineato che: «Tutte le risorse economiche previste dalle ordinanze devono essere gestite prima del Ministero dell’Economia, poi dal Ministero dello Sviluppo economico, poi passare dal patto di stabilità e quindi sta diventando un problema insormontabile riuscire a far arrivare i soldi». «Non abbiamo ricevuto ancora neanche tutti i soldi per Giampilieri e per San Fratello. Ed anche lì siamo fermi – ha detto –  per questi motivi». Le parole del dirigente regionale della Protezione Civile hanno gettato i presenti nello sconforto. Molto apprezzato in seguito l’intervento del giornalista Gianluca Rossellini che ha presentato il suo libro sulle alluvioni, dal titolo “Inferno di fango”. Rossellini ha rimarcato «i ritardi per lo stanziamento delle risorse» e ha sottolineato che «gli alluvionati messinesi siano stati trattati da cittadini di serie B». Durante l’evento, presentati anche i bozzetti dell’installazione artistica naturalistica che il maestro Dimitri Salonia realizzerà nelle prossime settimane in dedica alle vittime del nubifragio. Applauditissimo l’intervento conclusivo del presidente delle regione Crocetta che ha lanciato alcune idee per far arrivare dei finanziamenti agli alluvionati. «Penso sia giunto il momento – ha detto il neo presidente della Regione – di equiparare le vittime delle alluvioni alle vittime della mafia. D’altronde anche loro sono succubi di un sistema mafioso che non ha avuto rispetto per il territorio». «È una vergogna – ha aggiunto – che ci siano voluti 7 mesi per ottenere l’ordinanza di protezione civile che stanziasse i 48 milioni di euro per la zona tirrenica del messinese. È arrivato il momento di cambiare! Ora ci impegneremo anche per attirare finanziamenti importanti per la messa in sicurezza dei territori». 

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