Il superticket nazionale è stato abolito. Non sarà più necessario, quindi, pagare quella quota aggiuntiva di 10 euro per le visite mediche specialistiche e gli esami clinici. Ad annunciarlo, ieri, lunedì 1 settembre, il Ministro della Salute Roberto Speranza: «Nessuno in Italia pagherà più il superticket. È una battaglia vinta. Perché la salute viene prima di tutto».
L’abolizione del superticket è stata prevista dalla legge di bilancio 2020 ed è entrata in vigore a partire da ieri, lunedì 1 settembre, su tutta la Penisola. Obiettivo della misura, si legge sul sito del Ministero della Salute, è «perseguire una maggiore equità nell’accesso alle prestazioni sanitarie e superare il sistema eterogeneo determinatosi a livello regionale».
A commentare la decisione, nella giornata di ieri, il Ministro Roberto Speranza: «Ogni volta che una persona non si cura come dovrebbe per motivi economici – ha dichiarato – siamo dinanzi a una sconfitta per tutti noi e a una violazione della Costituzione. Per questo a dicembre abbiamo approvato la norma che entra in vigore oggi (ieri, ndr)».
Tolto il superticket, rimane in ogni caso il ticket sanitario ordinario (per chi non usufruisce dell’esonero in base al reddito), il cui valore è uguale in tutta Italia, varia in base al tipo di prestazione richiesta e può arrivare fino a un massimo di 40 euro.
(212)