De Luca sul blitz agli extracomunitari al Palacultura: «Portateli a casa vostra»

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Dopo aver pubblicato suo social il video del blitz al Palacultura, ne quale si vedono degli extracomunitari dormire davanti l’ingresso della struttura e poi invitati ad andare via dagli uomini della Polizia Municipale, il sindaco di Messina risponde a tutti coloro che si sono indignati alla vista di quelle immagini e che hanno puntato il dito contro i metodi utilizzati dall’Amministrazione per far rispettare l’ordinanza decoro.

Una replica che, naturalmente, arriva con un nuovo video e nel quale Cateno De Luca afferma: «Stamattina, dopo aver pubblicato il video del blitz che abbiamo fatto al Palacultura, dove c’erano due extracomunitari che usavano il Palacultura come casa propria, nonostante fossero stati invitati più volte a lasciare il luogo, ho ricevuto una chiamata di indignazione del mio assessore Alessandra Calafiore: una persona molto sensibile, molto brava e brillante. Mi dice “Sindaco perché hai pubblicato questo video sulla tua pagina?”

Le ho risposto: “Scusa Alessandra, li abbiamo picchiati? Li abbiamo offesi? Non abbiamo fatto altro che identificarli e invitarli una volta e per tutte ad andarsene. Questi due ragazzi fanno parte di un’organizzazione un po’ vasta che proviene da Catania e noi abbiamo ricevuto tante segnalazioni in quella zona, dove quando sono anche di più (perché spesso sono anche di più) si pone il tema della sicurezza. Io non ho alcun problema nel rendere pubblico ulteriormente, se capiterà, un altro blitz del genere.

Siamo degli ipocriti all’ennesima potenza. Sappiamo che esistono certe cose, ma quando qualcuno ce le sbatte in faccia ci indigniamo.

Io ho fatto l’ordinanza anti bivacco il 15 di luglio. Ho detto a tutto il mondo “organizziamoci, creiamo una rete”, perchè io non accetto che venga deturpato il nostro territorio né da cittadini, né da questi comportamenti.

Io sto agendo a 360°, non mi sto concentrando contro i poteri forti o i poteri deboli. Sto affrontando il problema del decoro urbano su tutti i fronti e anche questo è un forte. Logicamente, vedere utilizzato il Palacultura e l’androne da questi signori non mi va bene. Anche perché abbiamo Casa di Vincenzo, ma guarda caso si rifiutano di andarci.

E io perché devo cercare di mantenere questo porcile? Proprio lì, al Palacultura? Indignatevi pure, ma come ho fatto in tutte le cose che affronto, io rendo pubblici tutti i nostri interventi. Perché, piaccia o non piaccia, non c’è cosa peggiore di coloro che fanno finta di non vedere, di non sentire, di non capire.

Noi oggi abbiamo fatto un altro intervento che era doveroso nei confronti della pubblica e privata incolumità. Il video è una testimonianza ulteriore dell’attività che sta svolgendo il nostro corpo di Polizia Municipale sezione annona, che è brillantemente diretta dal nostro Commissario Giovanni Giardina che ringrazio per l’ennesima volta per questi interventi che sta facendo in attuazione delle direttive del Sindaco.

Mi prendo la responsabilità delle conseguenze delle mie azioni. Io sono una persona talmente chiara e trasparente che odia l’ipocrisia. Sicuramente tra i tanti difetti che ho, quello dell’ipocrisia non mi appartiene.

Dico a tutti quelli che si indignano: portateveli a casa vostra, dategli un tetto, fateli ragionare voi, convinceteli voi accettare quelle che sono le offerte di ricovero che vengono fatte da Casa di Vincenzo ed altre ancora.

Il fatto di essere extracomunitari non significa che bisogna essere i campioni del non rispetto delle regole. Mi dispiace con me non funziona così. Così è se vi pare».

A condannare i metodi utilizzati dall’Amministrazione nell’applicare l’ordinanza decoro tanti cittadini che avevano commentato sotto il video del blitz al Palacultura. Dura anche la nota della Comunità si Sant’Egidio che si è definita sconcertata per le immagini pubblicate sui social dal primo cittadino.

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