Risanamento a Messina. La Regione dichiara lo stato di emergenza sanitaria e ambientale

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Ogni promessa è debito. Come già annunciato durante l’incontro di martedì sera a Palermo tra il sindaco De Luca e il Presidente della Regione Sicilia Musumeci, ieri pomeriggio la Giunta regionale ha approvato la delibera sullo stato di emergenza socio-sanitaria e ambientale per le zone di risanamento e le baracche della città di Messina.

La delibera è stata approvata all’unanimità, una ulteriore conferma dell’impegno della Regione nel sostenere la città nel complesso progetto di risanamento proposto dal sindaco De Luca, che vede l’uscita di tutti i cittadini residenti nelle baracche entro il 31 ottobre e la demolizione di tutte le strutture abitative entro il 31 dicembre 2018.

«Ringrazio di cuore il Presidente Musumeci e la giunta regionale per questo grande gesto di solidarietà e di sostegno per la città di Messina» ha dichiarato commosso il primo cittadino. Ma cosa succederà adesso?

Dopo l’approvazione dello stato di emergenza, la palla ora passa al governo nazionale, in particolare al Consiglio dei ministri, che dovrà decidere sull’assegnazione a De Luca dei poteri speciali. Ma il sindaco si dice fiducioso anche in questo caso:«In pochi ci credevano ma la nostra caparbietà è stata premiata. Andiamo avanti senza se e senza ma».

Nel frattempo già le prime sei famiglie hanno abbandonato le baracche in cui vivevano. Ieri, infatti, sono stati assegnati già i primi sei alloggi provvisori ai nuclei familiari di Camaro San Paolo le cui abitazioni fatiscenti sono state dichiarate inagibili a causa di accertati cedimenti strutturali.

 

 

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  1. Bravissimo al Sindaco. Finalmente dopo 110 anni scompaiono le baracche a Messina. Il sindaco sta dando lezione magistrale di politica e di amministrazione a tutti. Penso che ormai ha conquistato il cuore dei cittadini. Il tempo dei cosiddetti buddaci è finito.

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