Risanamento. Lo aveva annunciato ieri e oggi dalle parole si è passati ai fatti. Avviate le procedure di sgombero immediato delle case occupate abusivamente che verranno assegnarle alle sei famiglie di Camaro San Paolo le cui baracche sono state dichiarate inagibili per cedimenti strutturali.
Ma non è finita qui. Il sindaco De Luca, infatti, ha presieduto una riunione finalizzata proprio all’analisi degli immobili che, dalle carte risultano disponibili e pronti per essere assegnati a chi vive ancora nelle baracche ed è stato coperto che 19 appartamenti del Comune in uso all’AMAM e 10 in possesso dell’IACP sono occupati abusivamente.
«Migliaia di famiglie attendono le case e vivono nelle baracche – tuona De Luca – ed il Comune non si preoccupa di far sgomberare i propri immobili occupati abusivamente anche da dipendenti o eredi di ex dipendenti AMAM, già condannati alla restituzione degli immobili ed alcuni di questi devono anche restituire 20 mila euro a testa all’ AMAM».
Per poter avviare davvero il progetto di risanamento, quindi, sembrano essere ancora diverse le questioni da risolvere. Ma se da un lato queste “sgradite sorprese” obbligano ad un allungamento dei tempi, dall’altro le condizioni igienico-sanitarie in cui versano le centinaia di famiglie che vivono nelle baracche impongono la necessità di trovare soluzioni in tempi brevi.
«Legalità e rispetto delle istituzioni» chiede il primo cittadino che proprio questo pomeriggio il sindaco si recherà ancora a Palermo per incontrare il Presidente della Regione Musumeci per la dichiarazione dello stato di emergenza socio-sanitaria e abitativa.
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