Dal 14 giugno ripartono i treni notte per Messina e la Sicilia, ma i prezzi dei biglietti sono lievitati e possono arrivare fino a un rincaro del 40%: a segnalarlo è Uiltrasporti che, pur comprendendo le necessità dei gestori derivanti dall’adeguamento alle misure di sicurezza imposte dal Covid, chiedono un intervento da parte della politica regionale per far abbassare le tariffe.
I posti saranno ridotti e nelle cuccette potranno viaggiare solo nuclei familiari o individui singoli, che dovranno però affrontare costi ben più elevati del solito. Così un viaggio sul treno Intercity notte da Palermo a Roma, nel compartimento cuccette comfort riservato al singolo viaggiatore arriverà a costare oltre 156 euro. Questo, sottolinea Michele Barresi, segretario generale UIltrasporti Messina «al netto di offerte economy con disponibilità però di posti e periodi limitati».
«È ovvio – dichiara Barresi – che le disposizioni necessarie per garantire la sicurezza dei viaggiatori nei treni notte pongono alla società Trenitalia restrizioni che penalizzano fortemente l’offerta di posti e la sostenibilità economica del servizio stesso; ma pur senza addossare colpe al gestore il risultato resta quello di una forte penalizzazione dell’utenza che si trova a dover sostenere costi maggiorati. Treni cuccette utilizzati da fasce sociali di utenza medio bassa per cui rincari di questa portata rischiano di essere insostenibili».
Non sono da meno le tariffe diurne. Per spostarsi dalla Sicilia a Milano, per esempio, prendendo il Freccia Rossa e i treni Intercity giorno si spendono circa 120 euro di sola andata.
«In pratica – sottolinea UilTrasporti – l’emergenza Covid, che di certo ha messo in enorme difficoltà i vettori di trasporto, ha come onda lunga un salasso economico per i viaggiatori che si trovano di fatto a pagare di tasca propria l’emergenza con trasporti essenziali a tariffe più care».
«Sia chiaro – conclude Michele Barresi a nome di UilTrasporti Messina – che il ripristino dei treni a lunga percorrenza dal 14 giugno è un passo fondamentale per la Sicilia che di fatto sancisce un ritorno alla normalità nel post lockdown e di certo rappresenta una scommessa niente affatto scontata per la stessa Trenitalia, ma spetta alla politica regionale intervenire con urgenza per trovare giuste interlocuzioni col Governo nazionale e soluzioni che possano garantire tariffe accessibili per gli utenti siciliani e la sostenibilità economica del servizio per il gestore perché diversamente si metterà a rischio il proseguimento del servizio universale e di continuità territoriale su ferrovia per l’Isola».
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