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Rifiuti, Il Comune rescinde l’accordo con la Oikos. Sulla società pende l’interdittiva antimafia

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discaricaPalazzo Zanca rescinde il contratto con la società Oikos Spa dopo l’interdittiva antimafia della prefettura di Catania nei confronti dei privati che gestiscono la discarica di Motta Sant’Anastasia.  A settembre il prefetto di Catania, Maria Guia Federico, aveva commissariato la Oikos Spa con l’interdittiva antimafia, decisione arrivata dopo l’inchiesta “Terra mia” della procura di Palermo sul giro di mazzette che consentivano – secondo i Pm – il rilascio delle autorizzazioni all’uso delle discariche in Sicilia. L’indagine, nel luglio scorso, aveva portato agli arresti anche l’imprenditore della Oikos Domenico Proto, la società che ha sede legale a Catania e che gestisce la discarica di Motta Sant’Anastasia, nella provincia etnea. A Motta la Messinambiente sta smaltendo i rifiuti oggi dopo il sequestro della discarica di Mazzarrà. Il contratto rescisso si riferisce allo smaltimento in provincia di Catania da gennaio ad aprile 2014 per la chiusura della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea al Comune di Messina a causa di mancati pagamenti arretrati.

Il contratto con la Oikos era del 16 aprile scorso.

 Per lo smaltimento dell’immondizia a Motta Sant’Anastasia nei primi mesi dell’anno in corso il Comune ha versato un milione di euro circa al mese e al momento non sussistono ulteriori crediti della Oikos nei confronti dell’amministrazione pubblica. L’inchiesta sulle autorizzazioni regionali per l’uso delle discariche in Sicilia vedeva il pagamento di tangenti – secondo l’accusa – che sarebbero servite a rendere più agevole un complesso iter burocratico e amministrativo per lo smaltimento dei rifiuti, in particolare in relazione al rilascio delle valutazioni d’impatto ambientale. Tra le discariche finite al centro dell’indagine risulta anche quella di Motta Sant’Anastasia. 

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