Rifiuti abbandonati: a Messina ancora non ci siamo. In un mese 191 multe

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Stretta della Polizia Municipale contro chi abbandona i rifiuti in città creando vere e proprie discariche abusive: tra appostamenti e controlli serrati per le strade e i condomini di Messina, sono state staccate ben 153 multe da 450 euro per errato conferimento e 38 da 600 per abbandono di rifiuti. A riportarlo è il sindaco Cateno De Luca fa il punto sul lavoro svolto dagli agenti nelle ultime settimane.

«Io sono mancato una settimana ma gli sporcaccioni sono stati sempre presenti – tuona il Sindaco dalla propria pagina Facebook. Noi non ci arrendiamo e continua la nostra lotta contro l’abbandono o l’errato conferimento dei rifiuti». Esordisce così Cateno De Luca prima di fornire un dettagliato resoconto delle ultime azioni portate a termine dalla Polizia Municipale per contrastare l’abbandono dei rifiuti in città.

In particolare, chiarisce De Luca, diversi cittadini sono stati beccati dalla Polizia Municipale mentre abbandonavano sacchi di rifiuti per strada, sui marciapiedi, magari anche a pochi metri dai cassonetti. Non solo. Alcuni scaricavano addirittura rifiuti ingombranti, vecchi mobili rotti e altro materiale non classificabile come rifiuto urbano. Per loro sono scattate multe del valore di 600 euro.

Tra le vie controllate, la via Reggio Calabria, dove dall’accumulo di rifiuti si era creata una vera e propria discarica abusiva. Sotto scacco è finito anche un cittadino beccato mentre abbandonava sacchetti di rifiuti sul marciapiede nella centralissima via Tommaso Cannizzaro.

«Inoltre – prosegue De Luca – dopo varie segnalazioni si è riusciti a cogliere in flagranza di reato, alcuni cittadini intenti a caricare mobilia di vario genere su un furgone, risultato privo di assicurazione e pertanto sequestrato. È stato inoltre riscontrato che gli stessi utilizzavano un magazzino non di loro proprietà, né soggetto a regolare contratto di affitto, per stoccare vario materiale tra cui anche alimentare che, con tutta probabilità veniva spedito in un paese d’origine. Le indagini relative a questa intensa attività da parte della polizia municipale sono in corso ma, come constatato questi cittadini erano soliti abbandonare gli scarti di ingombranti o RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), lungo le vie del Torrente Trapani o di chissà quale altra via cittadina».

Insomma, si può dire che gennaio è stato un mese “di fuoco” per il contrasto all’abbandono illecito di rifiuti sul territorio di Messina.

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