Riequilibrio e Atm: 13 sigle smascherano la Giunta

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13 tra associazioni e movimenti politici tornano ad attaccare l’amministrazione comunale sui dati diffusi alla stampa circa il Piano decennale di riequilibrio e la gestione dell’Atm. E lo fanno tramite un accurato studio che è stato presentato questa mattina in una conferenza tenutasi a Palazzo Zanca. I tredici firmatari chiedono le immediate dimissioni degli assessori Signorino e Cacciola e dei vertici Atm Manna (Commissario) e Foti (direttore generale). Di seguito riportiamo la nota ufficiale:

Dalle verifiche fatte si riscontrano non poche anomalie e pertanto crediamo che il confronto pubblico richiesto divenga sempre piu’ impellente. Ci auguriamo dunque che alla propaganda di questi due anni e mezzo di amministrazione segua un sussulto di orgoglio ed un cambio di rotta cominciando dall’assunzione delle responsabilità del disastro che oggi la città vive purtroppo non solo nel settore del trasporto pubblico locale. Così come i cittadini sono scesi in piazza per l’improvvisazione dimostrata dal Sindaco nella questione dei treni a lunga percorrenza che ha rischiato di far perdere ai siciliani il diritto alla continuità territoriale e nello stesso modo in cui i presidenti delle sei Circoscrizioni, sono stati costretti a rivolgersi al Prefetto  per l’emergenza sanitaria (rifiuti e acqua) scoppiata in città per l’incapacità dell’amministrazione Accorinti di garantire uno dei servizi essenziali, temiamo che lo stesso possa accadere anche nel caso del trasporto pubblico locale qualora l’amministrazione e/o il Consiglio comunale non adottassero le misure del caso. I Messinesi sono stanchi ora urgono fatti concreti prima che la Città muoia!

Da quando l’amministrazione Accorinti si e’ insediata, come dimostrano i numeri, l’Atm ha avuto una
forte contrazione nel servizio che si traduce nel prodotto di un’azienda di trasporti: i chilometri.
Le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’amministrazione, nella persona dell’assessore alla Mobilita’
Cacciola, e dall’azienda, tramite il dg Foti, e le quotidiane lamentele dei messinesi dimostrano invece
quanto i dati forniti alla città siano irreali e rischino l’apologia della manipolazione del cittadino.
La grande opera di cambiamento improntata dal DG Foti, dal Commissario Manna e dall’amministrazione Accorinti non solo, come dimostrano le lamentele degli utenti, non ha migliorato il servizio, ma in termini numerici e nonostante i “bus-fantasma” che scorrazzano vuoti la notte lungo la zona Nord e la zona Sud e’ peggiore anche della gestione Atm del Sindaco Buzzanca del 2011.
Riportiamo a tal fine di seguito i dati presentati alla stampa che l’ATM avrebbe brillantemente raggiunto:
1. Da Giugno 2015 ATM garantisce ogni giorno 50 bus in strada, contro i 25 del 2014 e avere più
mezzi si traduce in un maggior numero di Km che significa piu’ contributi regionali necessari anche
per rispettare le previsioni del Piano di riequilibrio.
2. Nel 2014 ha incrementato i km percorsi dai bus, rispetto a quelli percorsi nel 2013, del 22%
3. I tram in servizio, passati dai 5 del 2014 agli 8 di oggi, diventeranno 10 entro la fine del 2015. I km
percorsi dai tram, rispetto a quelli percorsi nel 2013, sono aumentati del 2%.
4. I parcheggi Cittadini Cavallotti e Zaera non decollano ma Foti non dispera e volge lo sguardo a
Torino dove, racconta, ci sono voluti circa 15 anni per convincere i cittadini ad utilizzare i parcheggi
multipiano.
5. Il Contratto di Servizio, che attualmente è in Consiglio Comunale, aprirà la strada alla possibilità di
vendere i biglietti a bordo su tutti i mezzi e rivedere anche i piani tariffari, sia per i titoli di viaggio
che per i parcheggi nelle Ztl.
6. Fondamentale è stato il supporto di Gtt che soprattutto all’inizio è stata quasi una garante quando
l’Atm è tornata a bussare alle porte sbarrate della Regione o ha provato a riavviare un dialogo con
Asstra. Una collaborazione che continuerà agli stessi patti e condizioni con un tesoretto di circa 400
mila euro che l’Atm potrà ancora investire per avere l’aiuto del gruppo trasporti di Torino
nell’approvvigionamento dei pezzi o nelle professionalità di tecnici e consulenti.
La Tabella di seguito allegata utilizza i dati ufficiali scaricabili dal sito ATM (Bilanci 2011-2012-2013-
2014), quelli relativi alle tabella allegata al Piano decennale di riequilibrio (scaricabili dal sito del Comune di Messina) e le dichiarazioni dei vertici di ATM e dell’Assessore al ramo.

Le nostre analisi rilevano come invece, ad oggi, le previsioni inserite nel decennale, che regolano anche il
valore della bozza del Contratto di Servizio (non ancora approvata dal Consiglio Comunale), non solo non sono rispettate ma a fine anno, qualora la previsione del DG Foti di un aumento del 12% del
chilometraggio dei Bus rispetto al 2014 si realizzasse, vi sarebbe gia’ al 31 dicembre 2015 una differenza
in negativo (riferita agli anni 2014 e 2015) di oltre 8,8 milioni di euro rispetto alla tabella riferita alla
delibera 15/33 di febbraio 2015.
Chiariamo tra l’altro che tale valutazione ipotizza che il costo dell’azienda riportato nel bialncio
consuntivo ATM del 2014 sia identico anche al 2015.
Consideriamo dunque cautelativo ipotizzare un costo identico anche per il 2015 (valutazione che
consideriamo ottimistica visti gli investimenti per le vetture del tram, bus e consulenze varie in
particolare quella alla GTT, le cui modalita’ rispetto alla legge sugli appalti pubblici vorremmo ci fossero
chiarite).

Ciò comporta che, dopo soli 9 mesi dall’approvazione del documento che dovrebbe evitare il default,
esiste una differenza in negativo tra le previsioni dell’ Amministrazione e quelle di Atm pari ad oltre il
28% dei quasi 31,5 milioni di euro che si prevedeva di risparmiare negli anni che vano dal 2014 al 2023
attraverso una maggiore produzione di km ed un maggiore rimborso chilometrico regionale.
E questo nonostante un contributo da parte del Comune di Messina (come nel 2013) pari a 17 milioni di
euro e ben superiore a quelli concessi all’azienda prima del 2013 e quindi dell’avvento di Accorinti.
Per tale ragione fa sorridere leggere che l’azienda ha realizzato un attivo di 173.547 euro comunque
inferiore a quello della gestione Conti del 2013 pari a 248.163 euro.
Informiamo i Messinesi che il 4 Novembre 2015 i bus messi su strada erano 43 ( e non 50) ed i tram in
servizio erano 5 (e non 8).
Il tutto senza le riserve dei bus che normalmente vengono stimate nel 20% dei mezzi messi su strada.
Quindi per avere i 50 bus su strada propagandati ne servono in totale 60, pronti e funzionanti ogni
giorno.

Volendo quindi parafrasare Toto’ e Peppino sembrerebbe che vi sia stata la moria… dei bus!!!!
……….ma è anche vero che i Messinesi non si faranno vendere la Fontana di Trevi!!!
Giornalmente, inoltre, circa il 10% dei bus utilizzati (mediamente 3 o 4 bus al giorno) fanno ritorno, senza
essere sostituiti, proprio perché non vi sono i mezzi di riserva, in officina per guasti dovuti alle elevate
temperature o alle condizioni di vetustà dei mezzi.
Solo il senso di responsabilità e la professionalità di molti autisti, con tutte le responsabilità che ciò
comparta, consente che molti mezzi possano essere messi su strada ogni giorno.
Ricordiamo inoltre che degli ipotetici 43 mezzi su strada ben 24 (8 da Milano e 16 da Torino) sono mezzi
acquistati, revisionati ed utilizzati da Atm un anno circa.
Senza dimenticare quali devastanti effetti provoca sull’ambiente l’utilizzo di mezzi obsoleti.
Se poi, come riferito da DG ed Assessore, entro fine anno avremo a disposizione 10 tram, allora
attendiamo con grande ansia di conoscere il valore dell’investimento effettuato tenendo conto che
questo grandissimo sforzo economico porterebbe i tram di ATM a fine 2015 a fare meno km di quelli
realizzati dal duo Buzzanca-Conte nel lontano 2011.
In tal senso, e sempre per comprendere il limite tra la propaganda ed i fatti, ricordiamo che l’Assessore
Cacciola ha preventivato nel PON Metro un costo pari a 10 milioni di euro per il recupero di 5 tram
Cityway più la loro manutenzione.
E’ evidente, dunque, che se i tram passeranno, come dichiarato, da 5 a 10 entro il 2015, allora,
utilizzando le previsioni dell’Assessore, ci ritroveremo 10 milioni di costi aggiuntivi per aver
incrementato di poco piu’ di 30 mila km il chilometraggio della tranvia.
In termini economici significherebbe che Atm ha effettuato un servizio inferiore a quello che la tranvia
faceva nel 2011, ha incassato un rimborso chilometrico superiore a quello del 2013 di circa 25 mila euro
ma ha investito ben 10 milioni per sistemare le vetture del tram.
Tram che, solo per la cronoca, serve 7,7 km di tragitto in centro citta’
in una citta’ lunga 60 km e che deve servire ben 48 villaggi!!!
Lasciamo quindi ai Messinesi il giudizio sulle previsioni dell’Assessore Signorino sul decennale, sulla
rivoluzione fatta da Foti, Cacciola e Manna e su come vengano spesi i soldi della collettività.

Un ulteriore e fondamentale appunto è quello legato al numero di autisti poiche’ se ci fossero davvero 50
bus e 10 tram, che come dimostrato puo’ solo essere un auspicio ma non certamente un fatto come
raccontato, servirebbero un totale di 240 tra autisti e tranvieri (4 per ogni bus e tram) contro i 170
presenti in pianta organica al 31 dicembre 2014, sempre per rifarci ai dati ufficiali.
Potremmo continuare con la “storiella” del Cavallotti e dello Zaera che come Torino avrebbero bisogno
di 15 anni per far breccia nelle abitudini dei Messinesi ma ci piace di più pensare al “Due Obelischi” di
Catania, che dopo un paio di settimane dalla sua inaugurazione contava 400 vetture e oltre 5000
passeggeri al giorno, insomma un miracolo!!
Anche i numeri riportati dal DG sul bigliettaggio e gli abbonamenti in crescita nel 2014 pongono questa
gestione ben al di sotto degli incassi registrati dalle gestioni, sicuramente fallimentari per la scarsa
qualita’ del servizio offerto, del 2011 e del 2012.
Unica cosa positiva da registrare nell’attuale gestione e’ quella relativa alla puntualita’ del pagamento
degli stipendi che pero’, siamo certi che un tecnico come l’Arch. Foti condividera’ la banalita’ della
considerazione, non puo’ certamente rappresentare un indicatore in un’azienda che nasce per dare un
servizio ai cittadini e quel servizio, invece, non lo fornisce o lo fornisce male come dimostrano i numeri.
Chiudiamo chiarendo al Sindaco Accorinti ed ai collaboratori che si e’ scelto che i Messinesi non si fanno
prendere per il naso e che esistono fior di competenze che dimostrano come i “superesperti” (si pensi a
Messinambiente) che vengono dal nord sono inadeguati quanto e piu’ di quelli che li hanno preceduti.
Chiediamo dunque le immediate dimissioni dell’Assesore al Bilancio Signorino, dell’Assessore alla
Mobilità Ing. Cacciola, del Commissario ATM Ing. Manna e del DG di ATM Arch. Foti non solo per non
essere stati capaci di azzeccare le previsioni nel piano decennale e non aver risollevato l’Azienda ed il
Servizio di Trasporto Pubblico a Messina ma anche perche’ hanno offeso l’intelligenza dei Messinesi!

Resta inteso che chiediamo ai Sindacati di vigilare su quanto i numeri, e non certamente noi, dimostrano
senza dubbio alcuno, ed al Consiglio Comunale di comprende come lo schema delle previsioni del
Decennale sia inattendibile quanto il Contratto di servizio proposto dalla Giunta.
Chiariamo dunque al Consiglio Comunale che, qualora assumendosene le responsabilità approvasse il
contratto di servizio collegato alle previsioni del decennale, non sara’ possibile matematicamente
recuperare l’enorme disavanzo anche in considerazione del fatto il limite massimo di chilometri che la
Regione riconosce a Messina e’ ormai, dal 2012 (LR.27/2012), pari a 4,6 milioni di Km/anno.
Questo documento chiarisce dunque perche’ sigle cosi’ eterogenee e rappresentanti della Politica
cittadina distantissimi ideologicamente abbiano condiviso questo intervento arrivando a chiedere le
dimissioni.

Le istanze che ci giungono dalla gente sono identiche e la citta’ e’ stanca e vicina al tracollo.
E’ ora di cambiare rotta e non solo su ATM!

ADIS, Cittadinanzattiva Compagnia del Mezzogiorno Federazione dei Verdi Federazione Nuova Destra Insieme per la Sicilia Italia dei Valori LabDem L’Alternativa Possibile L’Altra Messina
Movimento Consumatori del Sud Reset Sicilia Democratica Umanesimo e Riformismo.

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