I professori dell’Unime Carmela Mento e Francesco Pira e tre giovani ricercatrici hanno pubblicato un articolo scientifico sulla prestigiosa Rivista Internazionale Healthcare. Carmela Mento, Associato di Psicologia Clinica, Francesco Pira, Associato di Sociologia dell’Università di Messina e le giovani ricercatrici Clara Lombardo, Maria Catena Silvestri e Martina
Praticò hanno messo in evidenza i risvolti psicologici e gli esiti della violenza online basata sulla diffusione non consensuale di immagini, nota come Revenge Porn.
Revenge Porn: l’articolo targato Unime
Il Revenge Porn è una devianza che può accadere quando una relazione sentimentale giunge al termine. Questo comportamento è ormai in uso anche tra giovanissimi e spesso è svolto per vendetta, derisione anche con l’uso di app e intelligenza artificiale a scopo denigratorio.
L’articolo scientifico sul Revenge Porn dei professori dell’Unime, nella revisione narrativa apprezzata dalla rivista, ha esaminato gli effetti psicologici ed emotivi della distribuzione non consensuale di immagini intime, un fenomeno noto come Abuso Sessuale Basato sulle Immagini (IBSA). Si tratta di un fenomeno sempre più frequente: in particolare, consiste nel caricare online foto di nudo/seminudo di qualcuno; pertanto, è simile alla pornografia non consensuale. Secondo la letteratura scientifica, questo fenomeno ha causato alle vittime problemi di fiducia, ansia, isolamento sociale, incapacità di trovare nuovi partner sentimentali. Sono stati inoltre riscontrati effetti sulla salute mentale, come depressione e ideazione suicidaria. Gli autori da alcuni anni sono infatti impegnati nella prevenzione del rischio suicidario in età giovanile connesso a questo fenomeno e al rischio comportamentale online.
Un recente loro testo è La Violenza in un click, a cura dei professori Carmela Mento e Francesco Pira, ed. Franco Angeli. Nel libro, gli autori hanno affrontato il tema a scopo preventivo in diversi Istituti scolastici del territorio siciliano. I professori Pira e Mento sono anche Direttori della Rivista “Addiction & Social Media Communication” pubblicata dall’Università di Messina.
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