Domani, martedì 13 febbraio, a partire dalle 9:30, alla Camera di Commercio di Messina si svolgerà un incontro dedicato al progetto Resto Al Sud. Un modo per illustrare i dettagli di questa importante misura messa in campo dal Governo per promuovere e incentivare l’imprenditoria giovanile. Sarà Gian Marco Verachi di Invitalia ad illustrare i punti salienti di Resto Al Sud. Successivamente, toccherà a Giacomo D’Arrigo, dell’Agenzia Nazionale Giovani, spiegare l’importanza dei programmi europei nella diffusione della cultura dell’auto-imprenditorialità, alla luce di quanto fatto con Erasmus+. Le conclusioni sono invece affidate al Prof. Giuseppe Coco, Coordinatore degli esperti Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno.
Incontri One to one con esperti di Invitalia
Oltre agli interventi sopra elencati, sempre martedì 13 febbraio, a partire dalle ore 12:30 sono previsti degli incontri One to One con esperti di Invitalia. Questi esperti saranno a disposizione fino alle 14 per quanti vorranno fare domande più specifiche e magari avere un riscontro sulla ammissibilità della propria idea d’impresa. Gli incontri sono gratuiti: basta prenotarsi, inviando una mail a comunicazione@agenziagiovani.it specificando, nell’oggetto “prenotazione incontro One to One Messina”.
Cosa è Resto al Sud?
Dal 15 gennaio i giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, possono chiedere un finanziamento fino a 50 mila euro per sviluppare la propria idea d’impresa. Se i richiedenti sono più di uno e sono già costituiti in azienda (o pensano di costituirsi in un futuro prossimo) allora il finanziamento massimo può arrivare a 200 mila euro in totale. Oltre all’età, i richiedenti devono risiedere in una delle Regioni del Sud Italia, cioè Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Cosa finanzia Resto al Sud?
Le attività finanziate da Resto Al Sud devono prevedere la produzione di beni o servizi. Sono infatti escluse le attività libero professionali e il commercio. Le somme, inoltre, dovranno essere impiegate secondo precise disposizioni. Ad esempio, non più del 30% del finanziamento dovrà essere utilizzato per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di un immobile, mentre potranno essere acquistati – a condizione che siano nuovi – macchinari, impianti e attrezzature utili allo svolgimento dell’attività. Naturalmente sono coperti i costi destinati all’informatizzazione dell’azienda e tutte le altre spese utili all’avvio dell’impresa. Il finanziamento, infine, non copre, i costi di consulenza e gli stipendi di eventuali dipendenti.
Il finanziamento coprirà il 100% delle spese, di cui il 35% sarà a fondo perduto. Il restante 65% sarà invece erogato a tasso agevolato da un ente che aderisce alla convenzione stilata da Invitalia e ABI e sarà garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Il finanziamento dovrà rientrare in 8 anni. Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione dedicata a Resto al Sud del sito invitalia.it.
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