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Report Caritas 2022, Cisl Messina: «Sfatiamo il mito del lavoro che non c’è»

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Dalla povertà abitativa, in aumento, al lavoro: il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, analizza il Report della Caritas 2022, focalizzandosi sulle principali problematiche della città dello Stretto. «Dobbiamo aprire gli occhi tutti, avere il coraggio di scommettere anche su cose impossibili per cercare di superare la stagnazione che vive questa città» commenta.

Non una “povertà”, ma tante, acuite dagli effetti della pandemia covid-19 e della guerra in Ucraina. Questo quanto emerge dal Report su povertà ed esclusione sociale dal titolo “L’anello debole” elaborato dalla Caritas e presentato a ottobre 2022 in occasione della “Giornata internazionale di lotta alla povertà”. Sulla questione è intervenuto il segretario generale della Cisl di Messina, Antonino Alibrandi, che ha chiesto, innanzitutto, di “sfatare anche un mito”, «quello del lavoro che non c’è. Non è vero, il lavoro c’è e (occorre, ndr) capire quale è il vero lavoro che vogliamo e cerchiamo».

Tra i temi trattati dal segretario generale della Cisl, quello della dispersione scolastica, della povertà abitativa e, in generale, del clima di rassegnazione che avverte nella città dello Stretto: «Un’analisi fatta sul contesto familiare e sociale – dichiara Alibrandi –, sul lavoro e sulla dispersione scolastica. C’è uno strato di povertà nuova, diversa, quella che investe le persone che hanno perso il lavoro, che hanno chiuso le proprie aziende e che non hanno il coraggio di andare a chiedere aiuto per una questione di dignità. Noi già aiutiamo tanti in silenzio ma faremo tesoro, come Cisl, di questo report perché è fondamentale leggere un territorio meraviglioso dove ci sono grandi opportunità ma anche tante sacche di disagio».

Tra i punti che il segretario sindacale ha voluto evidenziare c’è quello dell’aumento della povertà abitativa: «In questa città – sottolinea – l’emergenza abitativa è sempre stata latente, basti pensare a quanto accadeva nelle baracche quando usciva una famiglia ed entrava subito un’altra. È un problema culturale legato alla rassegnazione che sembra insita in questo territorio. Questo è un territorio che chiede il cambiamento ma, poi, quando arriva un possibile cambiamento, lo combatte».

Per Alibrandi occorre anche cambiare il modo in cui ci si approccia alla visione del territorio: «Si vede il negativo in tutto, sembra non ci sia nulla di positivo, un territorio che fa di tutto per allontanare i giovani. Resta solo chi non ha possibilità di andare via. È nostro obbligo dare una soluzione, trovare una chiave di lettura al territorio». Nel commentare il Report, Antonino Alibrandi ha ricordato l’apertura nella zona di Ritiro di una nuova sede della Cisl, dove si sta lavorando con la Parrocchia e il Centro Sportivo Italiano per dare risposte ai cittadini.

Il report è disponibile a questo link.

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