Regolarità tributaria, è scontro in Consiglio. Il Gruppo Misto: «Testo inapplicabile»

Pubblicato il alle

2' min di lettura

L’emendamento alla delibera sul Regolamento di Regolarità Tributaria che innalza da 100 a 1000 euro la soglia massima di morosità nei confronti del Comune prima che scatti la sospensione della licenza per i commercianti di Messina è «inapplicabile»: a sostenerlo sono i consiglieri del Gruppo Misto Francesco Cipolla, Alessandro De Leo, Serena Giannetto e Nello Pergolizzi.

È di nuovo scontro in Consiglio Comunale tra una parte dell’Aula e il Gruppo Misto. Al centro del dibattito, oggi, la delibera approvata ieri, nonostante l’astensione del gruppo legato al sindaco di Messina, Cateno De Luca, che annuncia una nuova proposta di delibera mirata a cassare l’emendamento della discordia, presentato dal consigliere Nino Interdonato, di Sicilia Futura e approvato dall’Aula.

L’emendamento, che – come si anticipava – alza da 100 a 1000 euro la soglia massima di debito nei confronti del Comune prima che scatti la sospensione della licenza, è il seguente: «Per i debiti fino a mille euro non si procede alle azioni esecutive prima di 120 giorni dall’invio, mediante posta ordinaria o Pec, di una comunicazione contenente il dettaglio del debito».

Per i consiglieri del Gruppo Misto Francesco Cipolla, Alessandro De Leo, Serena Giannetto e Nello Pergolizzi tale emendamento sarebbe «inapplicabile» perché: «Le procedure esecutive non rientrano nella sfera degli atti amministrativi di competenza del Comune. Dopo otto anni di attività consiliare, risulta impensabile che il consigliere Interdonato non sappia quali atti amministrativi sono di competenza del comune e quali no. Letteralmente non si comprende il significato del testo di siffatto emendamento».

«Meno male – proseguono – che c’è il Segretario Generale garante della legittimità degli atti sottoposti a votazione che ha dichiarato il testo dell’emendamento proposto dal consigliere Interdonato ed approvato dal Consiglio Comunale a maggioranza è “inapplicabile” perché contra legem».

Per questo motivo, i quattro consiglieri presenteranno una proposta di delibera per cassare l’emendamento in questione: «Il gruppo misto, alla luce del grave errore commesso, si assumerà la responsabilità di presentare una proposta di delibera per cassare l’emendamento proposto dal consigliere Interdonato, che ha indotto in errore l’intero Consiglio, il quale ha approvato un testo inapplicabile che potrebbe causare fraintendimenti tra i contribuenti e presso gli uffici competenti».

(Foto di repertorio)

(147)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.