Raffaella Spadaro ( Verdi) lancia l’allarme sanitario. “Messina invasa da rifiuti, blatte, topi. Un’offesa per l’essere umano”

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Da Raffaella Spadaro, portavoce di Federerazione dei verdi Messina, riceviamo e pubblichiamo:

“Si rappresenta che nei giorni scorsi si è consumata nel territorio del città di Messina l’ennesima crisi igienico-sanitaria, aggravata ulteriormente dalle alte temperature e dalle recenti precipitazioni atmosferiche. La detta situazione di crisi si appalesa in tutti i punti della città, causata dall’accumularsi in strada dei rifiuti solidi urbani lasciati a fermentare sul suolo, che causano la presenza continua, in tutte le ore del giorno, di ratti, blatte, vermi ed insetti vari.

La fermentazione dei rifiuti comporta, inoltre, la presenza di “percolato” che, infiltrandosi nei terreni, causa un inquinamento ambientale di notevole rilevanza.

Sì aggiunga poi che il vento, le piogge e gli agenti atmosferici in genere, trascinano l’immondizia presente in strada in modo incontrollato e ovunque, causando fonte di pericolo ai passanti, ai motociclisti e agli automobilisti, senza considerare che tali rifiuti arrivano fino alle spiagge ed al mare, con conseguente inquinamento delle coste e della flora e fauna marina, entrando così nella catena alimentare.
Non si possono dunque trascurare eventuali ed ulteriori danni (come verificatosi di recente) alle imbarcazioni ed ai natanti, mettendo così a rischio l’incolumità dei passeggeri.

Si vuole puntare, perciò, l’attenzione sulla compromessa vivibilità dell’intera cittadinanza: Messina, infatti, ultima nelle classifiche non è un mero scoop giornalistico ma una nauseabonda realtà, che colleziona, stando alle recenti dichiarazioni del neo assessore Eller Vainicher, non solo il puzzo di mafia ma anche dei rifiuti che in tutto il territorio nazionale camminano “ammanettati”insieme.

Lo stato sociale della città di Messina che si manifesta è offensivo per l’essere umano che vive una realtà depressiva e lo pone in una attitudine di reattività che ne compromette i rapporti anche nelle semplici e quotidiane interazioni e pero’ non sfocia in reazioni da parte di rappresentati istituzionali che dovrebbero, considerato il loro ruolo (vedi Asp), produrre provvedimenti.
Il primo senso è l’olfatto che, a causa delgli odori molesti, è sollecitato negativamente e costantemente. La vista riceve input negativo da quanto sopra detto: la gente manifesta nevrosi aumentata anche dal traffico veicolare e dall’inquinamento acustico.

LA CITTA’ E’ INVIVIBILE!

Quanto sopra causa un danno non solo in termini di salute ma anche economico. Molti si chiedono perché i negozi siano chiusi e dove dovrebbero andare i turisti a vedere luoghi e cultura. L’unica cultura che stiamo mostrando all’Italia, e dunque al resto di Europa, è la sporcizia e il degrado che bene si mischiano ad inettutidne ed apatia.
Ai nostri figli mostriamo uno scenario che non trova parole per essere definito.

I bambini dovrebbero vedere bellezza, fiori e pulizia, respirare profumi e , invece, sono costretti a vivere in una grande discarica, tossica, nociva e maleodorante.

Si invitano il Sindaco n.q. di ufficiale sanitario, l’Assessore competente della città di Messina, quello regionale al ramo e quello regionale alla Sanita’ ad attivare le prescritte procedure atte a risolvere, in via d’urgenza, l’attuale condizione di degrado. Si invitano altresi le richiamate autorità ad adottare tutti gli accorgimenti e metodologie, previste per legge, che, qualora fossero state già attivate,nel corso dell’ultimo triennio, avrebbero determinato un risparmio alle casse comunali di circa €. 30.000.000,00, realizzando al contempo un ulteriore risultato, quale il controllo sulla gestione dei rifiuti nel territorio comunale (vedasi Pace).

Si invitano le SSVV, nella persona del Presidente della Regione Sicilia, dell’Ass.re all’Ambiente e Territorio ed il Ministro dell’Ambiente e le competenti autorità giudiziarie ad intervenire con i dovuti provvedimenti, considerata tale nota stampa informativa di fatti che possono integrare reati ambientali e allarme sanitario”.

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