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Radio Antidoto: il racconto condiviso della reclusione

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3' min di lettura

disegno con logo radio antidotoRadio Antidoto continua le sue trasmissioni – nate durante l’ufficializzazione, da parte dell’Oms, della pandemia – per condividere storie e avventure da reclusione.

Il palinsesto della radio – un po’ come questo isolamento obbligato – sta allargando i suoi spazi e dilatando il suo tempo, arrivando a trasmettere 12 ore di fila, tra un’incursione di Asbesto e un tuffo nel mare.

Anche questa settimana, la terza per chi vive a Messina, di arresti domiciliari – da coronavirus – è trascorsa su Radio Antidoto, tra viaggi sonori, concertini e racconti condivisi.

Il palinsesto di Radio Antidoto si allarga

Enrica trasmette su Radio Antidoto
Enrica trasmette da Bologna

La programmazione di Radio Antidoto – radio in streaming che ci piace definire “pirata” per la sua libertà d’espressione e per la possibilità che dà a tutti di mettersi alla prova con un microfono – si allarga.

Infatti, insieme a Raffa, Fabio, Giulia, Mosè, Vittorio, Asbesto, Fredd, Cristina, Celeste, Alessandra si aggiungono anche: Costanza da Messina ed Enrica da Bologna. Costanza è un medico e non si era mai trovata davanti a un microfono, almeno prima del coronavirus. Adesso trasmette emozioni vibranti e parla di empatia. Enrica, invece, trasmette da Bologna e ad aprile dovrà finire il suo stage da ManiTese e poi, al momento, è tutto un’incognita.

Radio Antidoto è un po’ come una barchetta, quasi mitologica, che raccoglie anime sperdute e confuse, le mette insieme, le mischia e realizza delle pozioni magiche molto divertenti.

La settimana su Radio Antidoto

Costanza trasmette da Messina
Costanza trasmette da Messina

Le settimane su Radio Antidoto sono tutte diverse e interessanti, ogni giorno scopri una cosa nuova. Ad esempio; VacuaMoenia, progetto siciliano di soundescape che Fabio ci ha raccontato recluso da Lucerna, ma anche la sezione aurea e gli intrecci tra la matematica e l’arte. Abbiamo anche ascoltato un concerto in diretta da Bruxelles e parlato di un esperimento di libertà temporale con l’artista Re.

Poi, come se non bastasse questa voglia costante di parlarsi a distanza, abbiamo iniziato a scrivere un racconto condiviso. Un racconto a più mani con personaggi tutti diversi e tutti fantastici. Al momento stiamo scavando un tunnel per incontrarci, di nuovo. Riusciranno i nostri eroi a vedere la luce?

Un tuffo nel mare

Quando non abbiamo voglia di parlare, ci tuffiamo tra le onde di Radio Antidoto che ci ricordano che tra poco saremo di nuovo in spiaggia. Perché alla fine, vinceremo noi.

Per ascoltare clicca qui.

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