mastelli braille per non vedenti

Raccolta differenziata su misura per i non vedenti: a Messina arrivano i mastelli con codice Braille

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Approderanno presto a Messina i mastelli dei rifiuti con codice braille per aiutare le persone non vedenti a fare la raccolta differenziata. A comunicarlo è MessinaServizi Bene Comune che, insieme all’Unione Italiana Ciechi, lancerà l’iniziativa domani, venerdì 10 gennaio.

Messina, fanno sapere dall’Azienda, sarà quindi la prima città metropolitana della Sicilia a dotarsi di questi particolari mastelli pensati appositamente per i non vedenti. Un piccolo gesto, sì, ma che può rendere più semplice la quotidianità delle persone con disabilità visive e che punta ad abbattere le barriere architettoniche e mentali. Proprio in occasione della conferenza stampa di domani, MessinaServizi donerà  200 mastelli all’Unione italiana ciechi.

Maggiori dettagli verranno forniti, quindi, domani mattina, alle 10.00 presso nella sede di via Santa Cecilia dell’Unione Italiana Ciechi. Dalle informazioni inviate attualmente da MessinaServizi Bene Comune, si sa che questi nuovi contenitori per fare la raccolta differenziata saranno sostanzialmente come i mastelli normali però avranno impresso sopra il codice Braille (un sistema di scrittura universale leggibile attraverso il tatto anziché la vista).

Alla conferenza di domani mattina saranno presenti, tra gli altri, il sindaco di Messina Cateno De Luca, il presidente regionale Unione Italiana Ciechi e presidente della Stamperia Regionale braille di Catania prof Gaetano Minincleri, il presidente provinciale Uic Francesco Ioppolo, i dirigenti provinciali dell’Uic, il componente del Cda della Stamperia Regionale Braille Pietro Currò, il presidente Messinaservizi Bene Comune Giuseppe Lombardo, e il presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi Mario Barbuto.

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  1. Questo si è un grande senso di civiltà, questo si è un abattimento di barriere. Barriere di cui Messina è ampiamente dotata pur essendo una città in piano. Mi auguro che questo possa essere un primo passo che rimane pur sempre legato all’ambito casalingo e non al vivere la città , per quello siamo molto lontani. Forse perché le persone che dovrebbero risolvere i ” problemi” sono dei normo dotati e non rappresentanti delle categorie interessate
    Una provocazione? Si anche. Se volete io sono pronta e disponibile, ho una lunga lista con priorità differenti. Comunque..Grazie
    Silvana

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