Quattro Frecce: volevo dirti “ti amo” ma poi hai parcheggiato male

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Sembra che il destino voglia essere dalla parte di Quattro Frecce, perché oggi – domenica 14 – si festeggia il giorno dell’amore. E noi siamo proprio quelli giusti al momento giusto per poter narrare la lunghissima storia d’amore tra Messina e i parcheggiatori selvaggi. Perché la cosa che alcuni messinesi amano di più è parcheggiare male.

Quando pensi, infatti, che sarà una splendida giornata e di fronte a te troverai marciapiedi liberi e aria fresca, ecco che inciampi su una bella macchina. Piazzata lì – in mezzo ai tuoi piedi – pronta a dichiarare tutto il suo amore verso la città e i cittadini.

Marciapiede sei bello

Ma il discendente del Missinisi Scaltrorum che analizzeremo oggi è attento, per lui l’amore va dichiarato ogni giorno, per questo parcheggia male non solo a San Valentino ma anche il resto dell’anno. Tutti e 365 giorni devoto ai parcheggi selvaggi, imprevedibili, incivili. Perché regalare un mazzo di fiori? Una bella passeggiata in bici? Una camminata a piedi? Un parcheggio fatto bene? Quando puoi stare sopra il marciapiede.

«È atteggiamento tipico – dicono gli esperti – del Missinisi Ciatu da Me Vita, un discendente del Missinisi Scaltrorum che sente forte l’appartenenza all’asfalto. Non di rado, infatti, deve simbolicamente abbracciare la strada per non perdere mai il contatto».

Quattro Frecce per l’amore libero

Non siamo qui per giudicare chi ama cosa e in che modo, ma ricordiamo tutti l’agghiacciante episodio di “My Strange Addiction” in cui Nathaniel aveva una relazione con Chase, la sua macchina.

«I messinesi – concludono gli esperti – possono essere capaci di tutto, anche di esibire così in pubblico le loro relazioni più intime». Del resto se continuate a parcheggiare dove vi pare, non sarebbe strano vedervi in atteggiamenti affettuosi con la vostra vettura.

Glossario per automobilisti incerti

Un marciapiede è uno spazio sopraelevato posizionato al lato di una strada, riservato al transito e allo stazionamento dei pedoni. Il lato stradale è solitamente delimitato da un cordolo in cemento o pietra.

L’articolo 3, comma 1°, n. 33) del Codice della strada definisce marciapiede: quella «parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni».

Ciò significa che un veicolo non ha alcun diritto a stazionare o a circolare sul marciapiede, con l’eccezione delle rampe d’accesso ad eventuali aree esterne alla carreggiata, come ad esempio parcheggi, garage o proprietà private.

 

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