Emergenza palme da abbattere nei condomini Iacp a Camaro S. Paolo

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tn Palme 1Attraverso una nota inviata al Sindaco Renato Accorinti e al Commissario Straordinario Iacp, l’ingegnere Venerando Lo Conti, il consigliere della Terza circoscrizione Antonino Scuderi e il consigliere comunale Nino Carreri hanno evidenziato la situazione di pericolo che incombe nelle aree di pertinenza di alcuni condomini Iacp di Via Gerobino Pilli a Camaro S.Paolo a causa del punteruolo rosso.

 «Nei cortili di queste palazzine — si legge nella nota — ha fatto la sua apparizione il terribile coleottero che ha devastato la chioma di quasi tutte le palme presenti lasciando in piedi e, non si sa per quanto tempo, dei pesantissimi tronchi che potrebbero rappresentare un serio pericolo per i bambini, per i residenti e per le auto parcheggiate dentro.

Raccogliendo le preoccupazioni dei condomini i quali auspicano interventi mirati alla rimozione dei pericoli e, comunque, ravvisando noi stessi l’estrema necessità di intervento, chiediamo ad entrambi i responsabili in indirizzo uno sforzo comune per affrontare nel merito questa emergenza e soprattutto per pianificare quelle future».

«Da anni la città di Messina e il suo patrimonio arboreo — evidenziano i due consiglieri — stanno combattendo una battaglia impari contro il famigerato punteruolo rosso, un piccolo “divoratore di palme” che, giunto da lidi lontani, (il coleottero pare originario dell’Asia meridionale) sta devastando tutto ciò che incontra. Sul territorio comunale, inutili o poco più che inutili, si sono rivelate le misure fitosanitarie predisposte dall’amministrazione comunale su palme infestate da punteruolo rosso. Certamente i timidi e sporadici segnali di “guarigione” di qualche palma non ricompensano lo sforzo anche economico profuso».

«Dall’altro lato — proseguono — la stessa battaglia spetta ai privati che hanno subìto tale aggressione alle loro palme e che si sono dovuti sobbarcare spese anche per migliaia di euro per tentare di curare o, peggio, per abbattere ed eliminare i resti degli alberi “morti” che, essendo considerati rifiuti speciali, sono sottoposti a tutta una procedura particolarmente costosa».

Scuderi e Carreri chiedono chiarimenti circa la responsabilità dei provvedimenti al fine di poter concordare tempi e modi di intervento e tranquillizzare i residenti.

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