Messina. La protesta di nove migranti avvenuta due giorni fa allo Sprar di Curcuraci ha fatto sì che il dipartimento di Politiche Sociali avviasse un’ispezione all’interno della struttura. Nina Santisi, assessore al ramo, ha anche chiesto la convocazione della cooperativa Pro Alter 2000, responsabile dal 2016 della struttura.
Dall’incontro è emerso che le ragioni dell’occupazione, come già evidenziato, sono da ricollegarsi al ritardo del trasferimento degli ospiti del Centro di Accoglienza nella nuova struttura in via Jaci e per il mancato pagamento del pocket money giornaliero di 1,50 euro a cui hanno diritto.
L’assessore Santisi ha chiesto un maggiore controllo nella struttura, affinché non ci siano ulteriori ritardi né sul pagamento della diaria concessa ai migranti né sullo spostamento nella nuova struttura.
«Rifiutiamo ogni strumentalizzazione dell’episodio – afferma Santisi – finalizzata ad alimentare forme di discriminazione e di non accoglienza verso le persone che drammaticamente raggiungono i nostri territori e ad alimentare paura e percezione di insicurezza compromettendo la convivenza pacifica, l’inclusione e l’integrazione».
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