…poichè le parole sono come il vino:
hanno bisogno del respiro e di tempo
perché il velluto della voce riveli
il loro sapore definitivo.
Luis Sepùlveda
Parlava.
Ed io osservavo la bottiglia, tappo, capsula, etichetta, Cartagho Mandrarossa 2008, nero d’Avola in purezza, un tre bicchieri. Lembi di terra siciliana che si affacciano sul mediterraneo più africano. Immaginare il terreno su cui era cresciuta l’uva, i giorni passati al sole, i contadini, i giorni della raccolta. Spesso il vino, ha una bella storia da raccontare, si legge nel tipo di bottiglia, nel tappo e più di tutto nell’etichetta. Ovviamente, anche questo vino vuole raccontare una storia, la sua ed è bello saperla ascoltare.
Intanto, parlava, il tono della sua voce, più basso, quasi a pesare le parole.
Cavatappi, via il tappo. Certi tappi hanno qualcosa di magico, cortecce cresciute fino a dieci, undici anni nei loro boschi, tagliate dagli uomini per difendere il buon invecchiamento del vino.
Alcuni tappi svolgono egregiamente il loro compito, altri lo tradiscono. Questo era stato all’altezza. Un misto di profumo di sughero e vino, niente tappo.
Certe parole del suo discorso, quelle importanti, si ripetevano, ed io versavo.
Nel bicchiere un rosso carico e riflessi porpora.
Tra le sue frasi, i bicchieri roteavano.
Ossigenare, sentire i profumi, guardare gli archetti… già, gli archetti. L’ampiezza, lo spessore della goccia, alcool e glicerina, anche questo ti fa capire molto del produttore. Già mi ero fatto un’idea:
Smise di parlare.
E’ il profumo del vino: chi lo conosce è come di fronte ad un foglio scritto. Se riconosci le parole, non puoi non leggerle, e se leggi è difficile parlare.
Spezie, ciliegia matura, legno dolce in buon equilibrio, moderatamente alcoolico, avvolgente….
E in quel silenzio il vino continua a parlare.
Nel sapore, un corpo elegante, leggermente tannico, sorretto da una gradazione alcoolica importante, 14 gradi e poi, sorprendentemente, una persistenza fresca…
Le sue parole riprendono, il tono è più fresco, assonanza di vino e parole e…. del “loro sapore definitivo”….
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