Il rito della luce

Presti ribadisce il suo “no” alla Tabella H: «Nessuna richiesta di finanziamento»

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Il rito della luceSulla collina di Motta d’Affermo si è festeggiato il Rito della Luce alla Piramide 38° parallelo di Mauro Staccioli. Rito ─ si legge in una nota ─ prodotto e ideato dalla Fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti e «sostenuto interamente  con spese personali; si apprende dalla stampa che è risorta la Tabella H. Una pioggia di 30 milioni per associazioni e onlus che prevede l’assegnazione alla Fondazione di Antonio Presti di 59 mila euro». Assegnazione che non va giù al presidente della Fondazione Fiumara d’Arte che già nel 2013 ha detto “no” al contributo di 80 mila euro assegnato dalla Regione Sicilia e che oggi celebra un nuovo “Rito della Rinuncia”.

«Un atto politico per il rispetto della Cultura ─ dice Presti ─ contro una politica incapace di assumersi la responsabilità di un cambiamento vero. Ho detto già no in passato e lo ridico anche questa volta. Non ci siamo forse capiti?».

«Se la politica non elimina il mortificante strumento della Tabella H ─ sottolinea Presti ─ la Fondazione Fiumara d’Arte dirà sempre “no”. Il potere deve assumersi la responsabilità di concepire una vera politica culturale che consenta una pianificazione almeno triennale delle attività. La Fondazione Fiumara d’Arte intende chiarire pubblicamente che non ha fatto nessuna richiesta di finanziamento. Se l’anno scorso non abbiamo condiviso la Tabella H, non possiamo condividerla neanche quest’anno che nulla è cambiato».

La Fondazione Fiumara d’Arte chiede alla Regione Sicilia, al presidente, agli assessori, di pensare a un futuro senza Tabella H, fondato su strumenti legislativi e normativi che possano garantire la continuità a prescindere dalla figura di Antonio Presti. Antonio Presti chiarisce di aver donato alla Regione e allo Stato il suo intero patrimonio e, paradossalmente, oggi chiede non il valore di un contributo, ma il valore della continuità e la garanzia del suo Futuro. «Quella intrapresa è una protesta etica ─ afferma Presti ─ che chiede il rispetto della cultura e del principio di meritocrazia, tagliando le clientele. La politica deve smettere di ignorare una storia del fare come quella di Fiumara d’Arte e di tante altre realtà culturali siciliane d’eccellenza. Mi auguro che venga riconosciuto alla Fiumara d’Arte il merito di avere contribuito in oltre trent’anni di attività e di semina della Bellezza alla rivalutazione del territorio dei Nebrodi e di Librino a Catania e (con una continua attività nelle scuole di ogni ordine e grado) alla educazione delle nuove generazioni ai valori della cittadinanza attiva, basata sull’etica e sul rispetto. Anche in questi giorni ci ritroviamo a Motta d’Affermo alla Piramide 38° parallelo di Mauro Staccioli per il quinto anno consecutivo. Speriamo che la Bellezza di questo Rito possa illuminare le coscienze di chi dovrebbe agire in favore della Cultura».

(103)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.