Messina. Verrà presentato oggi alle 17.00, presso il Palazzo Zanca, lo schema preliminare per il nuovo Prg – Piano Regolatore Generale – per la città di Messina. Durante l’incontro saranno illustrati tre principali progetti che interesseranno: il parco metropolitano dei Peloritani, la sequenza dei paesaggi e delle eccellenze architettoniche della costa e la ferrovia dismessa.
Lo schema del Prg prevede la messa in sicurezza del suolo ed una riqualificazione delle fiumare che mira sia alla valorizzazione delle peculiarità naturalistiche e storiche, sia alla mitigazione dei rischi connessi alle acque.
Inoltre, all’appuntamento di oggi pomeriggio verrà presentato il progetto-guida finalizzato ad esaltare l’eterogeneità del paesaggio messinese, caratterizzato da eccellenze infrastrutturali, architettoniche e paesaggi naturali costieri da ricostituire. Le aree considerate sono: Giampilieri, il Porto di Tremestieri, le aree di rigenerazione ex-industriali, il Porto storico della Falcata, Capo Peloro e poi Mortelle, Tono e Villafranca.
Molto spazio all’interno del Piano Regolatore Generale è stato dedicato alla mobilità sostenibile: «Come succede in tutte le capitali europee del turismo – spiega l’Amministrazione – con il trasporto leggero, pubblico e privato, si conquistano i turisti, che vogliono sempre più muoversi in mondo autonomo, scegliere cosa visitare, cosa vedere, dove mangiare, quali atmosfere vivere». In quest’ottica si punta l’attenzione su alcune aree dimenticate della città dello Stretto: Tono a nord, Mare Grosso a sud, ma anche le colline e ovviamente Capo Peloro.
«Come il turismo – continua la Giunta – oggi anche l’economia è attratta dai luoghi. Intervenire su Capo Peloro significa metterne a sistema i diversi aspetti, riqualificare o attrezzare alcuni elementi fondamentali, come il Pilone e le Torri Morandi, e incentivare le imprese e le iniziative dedicate alla cultura e al turismo».
Infine, lo schema preliminare si occupa anche del tracciato della ferrovia dismessa Messina-Palermo, che attraversa il territorio comunale da costa a costa – dal mar Ionio al mar Tirreno – intercettando gran parte dei paesaggi messinesi: dalla Stazione ferroviaria e dalla Falcata ai Fondi Saccà, Fucile e Bisconte, al villaggio di Camaro, al Forte Gonzaga, per poi scomparire dentro la montagna, riemergere all’altezza di Gesso e approdare a Villafranca.
Per questo tracciato lo Schema prevede “il riciclo e la ri-funzionalizzazione come greenway” così che possa fungere anche da molla per la riqualificazione di insediamenti degradati e aree, edifici e tessuti abbandonati e marginali. Un’azione, questa, che ha già trovato i primi risultati concreti nelle iniziative già intraprese con i fondi nazionali e internazionali dal progetto “CapaCity” e dal POC Metro.
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