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Porto di Tremestieri, la Uil: «Grande incompiuta, servono 86 milioni di euro per completare i lavori»

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Riflettori puntati sui lavori del Porto di Tremestieri. Ad accenderli, ancora una volta, la Feneal Uil Tirrenica, la Uil e la Uiltrasporti di Messina che evidenziano i costi, lievitati notevolmente rispetto all’importo iniziale, e contestano la decisione del Comune di avviare una transazione con la Coedmar. «È un inadeguato atto di resa della città», commentano i sindacati.

Con la delibera n. 368 approvata dalla Giunta Comunale il 19 luglio 2023, il Comune di Messina dà il via libera alla transazione con la società Coedmar di Mestre, cui sarà ceduto il ramo d’azienda. Una volta ripresi i lavori ci vorranno altri due anni per completare l’opera che, dal cronoprogramma iniziale, doveva essere terminata a ottobre 2022.

A contestare la decisione di Palazzo Zanca sono Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Michele Barresi, segretario generale Uil Trasporti Messina, Nino Di Mento, segretario generale aggiunto Uil Trasporti Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica: «Come nel classico gioco dell’oca – commentano –, nei fatti ci ritroviamo al punto di partenza e a meno dell’anno zero».

Porto di Tremestieri, la Uil: «86 milioni di euro (e due anni) per completare i lavori»

«Servono ben 86.241.345,59 di euro (oltre ottantaseimilioni) per completare il Porto di Tremestieri – sottolineano i sindacati –, la grande macroscopica incompiuta del nostro territorio, vale a dire molto più di quanto era l’importo originario dell’appalto pari a circa 64 milioni di euro. Quindi, al netto dei soldi spesi e dei lavori pregressi quantificati in 15.800.000,00 euro, la definitiva realizzazione dell’opera, ad oggi, è lievitata, sulle spalle della collettività, ad un totale di oltre 101 milioni di euro».

«Questo – aggiungono – emerge ed è cristallizzato nella delibera n. 368 approvata dalla giunta comunale di Messina il 19.07.2023 con la quale è stato dato il via libera alla discutibile transazione con la società Coedmar di Mestre con cui si è decisa la via della cessione del ramo d’azienda. Nella medesima delibera è riportato, inoltre, il nuovo cronoprogramma dei lavori che impegnerà la ditta che rileverà il ramo d’azienda: il comune di Messina prevede tempi di esecuzione dell’opera pari a due anni, a partire dalla data di ripresa dei lavori. In tal senso, è opportuno rammentare che il Porto di Tremestieri, come ripetutamente strombazzato negli anni scorsi e come candidamente riportato nella citata delibera di giunta, doveva essere concluso il 9 ottobre 2022 con una previsione di 660 giornate di lavoro. Pertanto, come nel classico gioco dell’oca, nei fatti ci ritroviamo al punto di partenza e a meno dell’anno zero».

Uil Messina: «Si nomini un Commissario»

I sindacati contestano quindi la decisione di optare per la transazione della Coedmar e rimproverano, in generale, tutta la gestione dei lavori  per il Porto di Tremestieri: «Come se non bastasse – aggiungono i sindacati – vi è l’ulteriore beffa rappresentata dal colpo di spugna caratterizzato dalla transazione con la quale il comune di Messina, stazione appaltante del Porto di Tremestieri, intende rinunciare anche per il futuro ad ogni eventuale penalità nei confronti della Coedmar. Preso atto della linea assunta dal comune di Messina occorre evidenziare che questa “impalcatura” poggia le sue fondamenta su ipotetiche risorse, pari a circa 45 milioni di euro a titolo di revisione dei prezzi (decreto ministeriale 50/20222), che, ad oggi, non sono nella reale disponibilità della stazione appaltante».

«Alla luce dell’attuale situazione – continuano –, reputiamo indispensabile che il competente Ministero delle Infrastrutture si impegni, a strettissimo giro, per garantire massima chiarezza sulla procedura e sullo stanziamento delle ingenti risorse necessarie ed indispensabili per la realizzazione del Porto di Tremestieri. In questo quadro, una volta acquisito il sostanziale rifinanziamento dell’opera, ribadiamo la necessità ineludibile della nomina di un Commissario che possa garantire sia la ripartenza che i tempi di esecuzione dell’opera. Quanto avvenuto ci sta dando ragione e dimostra l’assoluta correttezza e linearità della nostra posizione che, con coerenza e lungimiranza, portiamo avanti da lungo tempo sia per la sua strategicità che per gli importanti risvolti occupazionali».

«La delibera di giunta – concludono le organizzazioni sindacali – smaschera e smentisce definitivamente le chiacchiere e i giochi di illusionismo di qualche amministratore cittadino che, come nelle migliori tradizioni, sfuggiva dalla realtà dei fatti attaccando il nostro sindacato che ha sempre avuto a cuore le sorti di questa infrastruttura».

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