Continuano i lavori alla piattaforma logistica del nuovo Porto di Tremestieri, ma con l’arrivo della stagione invernale torna il pericolo dell’insabbiamento. Si cerca, infatti, di evitarlo mentre il cantiere sembra andare più lentamente del previsto: è, infatti, passato più di un anno da quando il Sindaco De Luca ha annunciato l’inizio dei lavori.
A chiarire lo stato del cantiere è il vicesindaco Salvatore Mondello che ha incontrato, la scorsa settimana, il sindacato FAST CONFSAL, che ha chiesto un aggiornamento in merito.
Il sindacato, rappresentato dal segretario Nino Di Mento, ha chiesto all’Amministrazione comunale l’aggiornamento sullo stato dei lavori e rassicurazioni in merito alle azioni preventive che possono essere attuate per evitare fenomeni di insabbiamento dell’approdo esistente. È molto comune, infatti, che con la stagione invernale l’approdo subisca insabbiamenti a causa del maltempo, che lo rendono inagibile.
Il vicesindaco Mondello ha confermato che, dopo avere completato le fasi di bonifica dell’arenile oggetto di intervento e di salpamento dei 700 massi artificiali ritrovati nel sottosuolo, all’inizio di settembre è stato necessario avviare le procedure per la redazione di una variante, esclusivamente di stampo strutturale, per la revisione della tipologia di fondazioni della banchina portuale, dovuta alle diverse condizioni geotecniche del sottosuolo emerse dopo le operazioni di scavo e di estrazione dei massi.
Presente all’incontro anche il Rup Vito Leotta, che ha precisato che i tempi di esitazione della variante sono di circa due mesi, per cui subito dopo i lavori per la nuova piattaforma logistica del Porto di Tremestieri potranno andare a regime e ha confermato che, per quanto riguarda le operazioni di dragaggio, le attività sono tuttora in corso, relativamente al ripascimento libero a nord e si avvieranno a breve gli interventi di ripascimento protetto, che consentirà di portare a regime anche la produzione giornaliera di quantitativi di sedimenti dragati a sud dell’approdo esistente, e questo, insieme alla realizzazione della trappola sud, costituisce l’azione preventiva prevista a progetto sui fenomeni di insabbiamento dell’approdo attuale.
A conclusione dell’incontro si è concordato di proseguire con il tavolo tecnico permanente per il monitoraggio dei lavori.
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