“Pollaio” di piazza Cairoli e regolamento Cosap, Confcommercio passa alle maniere forti

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Piazza Cairoli è ormai diventato un indecoroso pollaio, il parquet completamente dissestato a reso ha reso necessario la creazione di veri e propri recinti, diventati il simbolo dello stato di degrado e di abbandono di quello che dovrebbe essere il salotto buono della città. Ma si sa, il temporaneo spesso e volentieri diventa definitivo, così questi recinti che dovevano essere provvisori, adesso sono diventati una triste realtà per i numerosi commercianti, costretti a dover convivere con il degrado. Meglio riderci su, meglio sdrammatizzare, magari mettendo tre galline in uno dei recinti.

Una protesta particolare, che ha attirato l’attenzione di numerosi turisti e curiosi che hanno fotografato le galline, ma che rende l’idea della situazione attuale. Confcommercio lancia l’allarme non solo per piazza Cairoli, ma per il grave stato di disagio in cui continuano a vivere i commercianti per via di un nuovo regolamento Cosap che è ancora ben lontano dal vedere la luce.

14650550_1246202218757068_7861960393558374918_nQuello che è attualmente in vigore non è solo fortemente penalizzante per i titolari delle piccole e medie attività, ma secondo il presidente Carmelo Picciotto è anche illegittima, così si passa alle maniere forti: “Abbiamo pronta una class action per impugnare questo regolamento che noi riteniamo sia illegittimo – ha dichiarato Picciotto – questo regolamento non è solo obsoleto, ma è anche altamente penalizzante e non crea condizioni di parità tra i commercianti. E’ anche dannoso per il Comune, visto che il più delle volte non incasserà i soldi delle sanzioni perché molti operatori saranno costretti a chiudere. Noi restiamo seduti al tavolo delle trattative, possiamo discutere con l’assessore Signorino del taglio del 40 più 15 sul massimo”.

Nell’incontro con la stampa che si è tenuto a piazza Cairoli è stato fatto anche un raffronto (ingeneroso) con le altre realtà siciliane. Ad esempio rispetto ai 3 mila euro annui per 100 metri-quadrati di Agrigento o i 2 mila di Ragusa, Messina risponde con i 30 mila euro che il commerciante deve sborsare annualmente per l’occupazione di 100 metri-quadri, che diventano 50 mila in caso di mancato pagamento entro il 31 marzo.

Sulle condizioni in cui versa piazza Cairoli, il commento di Picciotto è chiaro: “Oggi ad attirare l’attenzione dei turisti sono state le galline, domandiamoci se questi turisti torneranno e come parleranno di Messina. Noi siamo per la rigenerazione urbana, questo scempio deve sparire grazie a delle pannellature e all’utilizzo di alcuni giovani artisti che possono rendere più bella una piazza mai così degradata”.

Ad un mese e mezzo dall’inizio delle festività natalizie, Picciotto riapre il dibattito sull’isola pedonale: I commercianti sono a favore dell’isola pedonale temporanea in via dei Mille – ha continuato – magari dall’8 dicembre e che si protragga per il periodo degli sconti. Vogliamo un’isola che crei emozioni e dia felicità, non strade chiuse che allontanano i cittadini. Noi non siamo contro l’amministrazione, vogliamo dialogare per il bene di tutti“.

Presente anche il coordinatore del Fipe Lino Santoro e il responsabile dell’Associazione Consumatori Giuseppe Abate, a testimoniare l’unione di intenti tra gli stessi commercianti e i consumatori.

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