Un innovativo intervento per asportare linfonodi in laparoscopia. Nessun taglio all’addome per il paziente che al Policlinico “G. Martino” è stato sottoposto a una delicata operazione; la prima — in Italia centro meridionale — ad essere eseguita con tecnica mininvasiva. Un melanoma nella regione plantare del piede destro; le metastasi sono state diagnosticate grazie al “linfonodo sentinella”, metodo che consente di rintracciare i linfonodi di pertinenza già nelle aree regionali del corpo. È stato proprio l’esito positivo dell’esame istologico a rivelare la necessità di eliminare l’intera catena di linfonodi dell’arto inferiore. In gergo medico si chiama “linfoadenectomia iliaco-otturatoria laparoscopica per metastasi da melanoma”; è stata eseguita presso l’Uoc di Chirurgia plastica (diretta dal prof. Michele Colonna) e ha visto la collaborazione di un’équipe multidisciplinare composta dal prof. Giuseppe Navarra, Direttore dell’Uoc di chirurgia oncologica, dal dott. Gabriele Delia, dell’Uoc di chirurgia plastica e dall’anestesista Pasquale Vazzana (UOC di Anestesia e Rianimazione, diretta dal prof. David). Al dott. Delia il compito di eseguire la linfoadenectomia inguinale radicale; mentre il prof. Navarra ha eseguito la linfoadenectomia iliaco-otturatoria in laparoscopia. I linfonodi vengono asportati senza dover ricorrere ad alcuna incisione all’addome. La tecnologia entra in campo supportando il chirurgo che può così avere una visione operatoria ampia, agendo in modo più accurato e preciso. Notevoli i benefici soprattutto per il paziente che può tornare a casa in tempi brevi; come in questo caso, dimesso già in seconda giornata.
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